Regione – Commissioni, Piano ospedaliero, An: “Saremo intransigenti”

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Regione – Ancora una volta l’opposizione incalza la maggioranza targata Bassolino. A mettere i puntini sulle ‘i’ ci pensa il capogruppo regionale di An Franco D’Ercole che non ci sta “all’arroganza e all’irresponsabilità del centrosinistra”. Un attacco rispetto alla questione del rinnovo delle commissioni consiliari. “Vista la pubblicazione – ha continuato – sul Burc del decreto di costituzione delle nuove commissioni permanenti che passano da 6 a 8, bisogna procedere con speditezza alla ricostituzione delle stesse e alla elezione dei presidenti. Pertanto le commissioni da oggi non possono licenziare provvedimenti e non possono più prevalere l’arroganza e la irresponsabilità del centrosinistra che pretenderebbe di trascinare la ‘prorogatio’ solo perché all’interno della maggioranza non è stato ancora raggiunto l’accordo sulla spartizione delle poltrone”. Ma le questioni sul tappeto non finiscono qui. Ieri mattina in una conferenza stampa An ha reso ufficiale i dubbi sul piano ospedaliero presentando novanta emendamenti. Il tutto nell’ottica di distribuire in maniera più equilibrata e soddisfacente l’offerta di posti letto sui territori provinciali ma non solo. “In aula – ha detto il consigliere Enzo Rivellini – saremo estremamente intransigenti. Il Piano, mostra qualche lacuna che va colmata e diverse parti che vanno modificate. Perché entrambe queste insufficienze vengano cancellate, daremo battaglia, dall’inizio alla fine. Senza tirarci mai indietro”. Tra le priorità individuate da An: il potenziamento dell’organizzazione pediatrica, con l’attivazione, in ogni provincia, di almeno un pronto soccorso e di un reparto di terapia intensiva. “Oggi, come oggi, – ha sottolineato Rivellini – in tutta la Campania c’è un unico pronto soccorso, quello del Santobono. Decisamente poco”. Altro punto da chiarire è quello inerente all’edilizia sanitaria. E tra un emendamento e un altro, interviene il presidente della Commissione regionale Sanità della Campania, Angelo Giusto che si dice “pronto ai contributi migliorativi a patto che l’operazione non sia quella di provocare un terremoto, dove ognuno tira la giacca alle istituzioni”. (red.pol)

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