Regionali – Antonio Di Pietro, nel corso del Congresso Idv, tenta di sciogliere le resistenze contro il sostegno, in Campania, al candidato del Pd Vincenzo De Luca.
“Chi sostiene che l’Idv deve andare da solo in Campania – ha dichiarato – dicendo no a Enzo De Luca, deve sapere che rischiamo di consegnare la Campania alla fogna della camorra, ai casalesi. Se si rompesse la coalizione per cinque anni governerebbe Caldoro, rexus Cosentino”.
Di Pietro ha contrastato la posizione di chi dice di no all’intesa con il Pd, come l’eurodeputato Luigi de Magistris, che senza mezzi termini ha dichiarato: “De Luca non lo voto”.
“Non possiamo dire sempre no – ha incalzato Di Pietro – I mal di pancia in giro sono tanti, ma con quelli non ci si propone per il governo. Dobbiamo chiedere fiducia agli elettori per quello che sappiamo fare. Per questo, chi dice di no deve dire chi è l’alternativa, chi è il caposquadra”.
Nel corso del dibattito anche l’effetto sorpresa: “Ho telefonato a De Luca – ha annunciato il leader dellìIdv nel corso della sua relazione al congresso nazionale – sarà alle quindici. Gli ho detto ‘visto che ti stiamo processando, vieni qui, vieni a fare delle dichiarazioni spontanee, convincici”.
La decisione, e Di Pietro non ha mancato di ribadirlo, spetta comunque ai delegati. Oltretutto il sostegno sarà ‘condizionato’ alla promessa di dimissioni in caso di condanna (De Luca è indagato per atti della sua amministrazione).
Redazione Irpinia
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