“La vicenda delle trivelle per la ricerca di idrocarburi e la battaglia, che dalla popolazione di Gesualdo si sta conducendo da tempo, è sintomatica del modo nel quale è stata trattata l’irpinia in questi anni. Una Irpinia non valorizzata ma sfruttata”.
Così Carlo Iannace candidato alla carica di consigliere regionale e capolista di “De Luca Presidente”. “Non è tollerabile né immaginabile che in un territorio dove abbondano prodotti tipici, vini docg, agricoltura e riserve idriche strategiche si voglia lasciare spazio ad una attività ad alto impatto ambientale quale è appunto quella estrattiva e della raffinazione di idrocarburi. Personalmente ritengo che i cittadini irpini non possono e non debbano essere lasciati soli.
Nonostante le norme dello ‘Sblocca Italia’ ritengo che in Regione sia necessario attivare un percorso che riesca a far pesare a livello nazionale il dissenso rispetto ad un progetto che mette a rischio l’ambiente e la salute dei cittadini. L’impegno del nuovo governo regionale deve andare nella direzione di definire delle reali garanzie di salvaguardia per le aree interne della Campania rispetto ad azioni antropiche dal forte impatto ambientale. Allo stesso modo è necessario attuare le prescrizioni normative a tutela delle aree interessate dal bacino idrico irpino”.
“Il futuro dell’Irpinia, conclude Carlo Iannace, è legato alla valorizzazione delle sue potenzialità paesaggistiche ed enogastronomiche. Dell’Irpinia vanno tutelate e valorizzate le copiose risorse idriche che vanno tenute al riparo da ogni tentativo di ‘scippo’ e di privatizzazione. I territori non possono essere tenuti fuori dalla gestione della risorsa acqua come invece accadrebbe se fosse approvata la legge elaborata dal governo regionale uscente e che si è tentato, fortunatamente senza riuscirci, di far approvare in fretta e furia in chiusura di mandato. Anche per questo motivo è necessario il 31 maggio dare un forte segno di discontinuità rispetto a quello che è stato fino ad ora il governo della Regione Campania”.