Regionali, De Luca: per me non è risolto nulla, non vedo nomi adeguati

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De Luca

CAMPANIA- “Per quello che mi riguarda in Campania non e’ risolto assolutamente nulla, ma ovviamente non decido niente, posso esprimere le mie opinioni, ma voglio difendere la libertà di esprimerla. Per questo non è risolto niente”. Il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha voluto dedicare il suo appuntamento settimanale alla Regionali. Esprimendo la sua opinione, come ha tenuto a precisare più volte nei circa 40 minuti di diretta e avvisando che non farà più da “paravento per gli opportunisti” chi ha da dire qualcosa sui nomi in campo deve farlo mettendoci la faccia. E’ finito anche il tempo di quelli che per De Luca praticano una vecchia arte che nel dialetto napoletano viene definita di “chi chiagne e f…”. De Luca ha subito chiarito: “Non ho ancora visto sulla scena nomi di persone adeguate per capacità, per esperienza e per competenza a ricoprire i ruoli per vengono ipotizzati”. Ha continuato rimandando alla segretaria del Parrito Democratico Elly Shlein una domanda che gli viene rivolta in Campania: qual è la Regione piu importante che va al voto tra qualche mese? La Campania, la seconda regione d’Italia. Qual è la regione in cui c’è il presidente che ha avuto più voti insieme con Zaia? La Campania. Dov e che i Cinque Stelle sono stati all’opposizione per dieci anni e non hanno fatto nulla per la Regione? La Campania. Qual è la Regione che offriamo ai Cinque Stelle? La Campania”. Per De Luca in questo momento l’ unico ragionamento che si sta compiendo prescinde sia dalla qualità dei candidati che al destino della Campania. Ma tiene conto di un altra esigenza. Noi dobbiamo mettere in campo una coalizione alternativa al governo Meloni per poterci candidare a governare l’Italia. Questo e’ un obiettivo sacrosanto per il futuro della democrazia” ma per De Luca questo obiettivo non può essere raggiunto “calpestando gli interessi dalla Campania”. De Luca ha chiaramente fatto capire che ” se il candidato presidente viene indicato dal partito X questo dovrebbe proporre una rosa di nomi e proposte. Non mi pare accettabile la posizione di chi dice: prendetevi il mio candidato a scatola chiusa”. Aprendo il suo intervento, il governatore ha chiarito di affrontare: “questo problema con grandissimo fastidio, perché lo considero un elemento di distrazione rispetto alle questioni concrete”. E ha lanciato stoccate al PD sui casi Marche e Puglia: “La mia opinione è questa. Le elezioni regionali che sono in vista tra pochi mesi stanno diventando il Festival della politica politicante e della doppiezza, dell’ipocrisia. Stiamo tornando a tempi nei quali le scelte politiche non riguardavano i territori e neanche la qualità dei candidati ma solo gli accordi tra i partiti, la casta romana”. E ha continuato sui due casi: “Il caso Marche e la scelta di Ricci, già europarlamentare, di candidarsi alla Regione. De Luca, ribadendo che non può essere certo un avviso di garanzia a determinare la mancata candidatura, interpretando anche quello che ritiene l’interrogativo delle persone normali, ha rivolto ai segretari nazionali dei partiti quella che secondo lui sarebbe la domanda che si fanno i cittadini: “Ma la candidatura alle regionali te l’ha prescritta il medico?”. La questione Marche per De Luca apre invece un’ altra polemica all’interno del Partito Democratica, una polemica che il governatore della Campania ritiene “fondata”. Ovvero il fatto che “alcuni componenti della segreteria nazionale del Partito Democratico che di fronte ad avvisi di garanzia hanno dato vita ad atti di autentico sciacallaggio. In questo caso tutti zitti. Credo che il rilievo che fanno molti, che cioè il Partito Democratico viva di doppiezza, Che il suo criterio relativo alla moralita’ pubblica cambia a seconda degli interlocutori, sia un rilievo fondato. Capitato anche in Campania che autentici sciacalli, dirigenti nazionali del PD di fronte ad avvisi di garanzia hanno fatto cose ignobili. Dunque c’e’ un problema di coerenza che riguarda il Partito Democratico ma anche i Cinque Stelle. Problema analogo e se si vuole anche più grave e’ quello che riguarda le elezioni in Puglia”. Qui c’è il ritorno di De Caro. Anche lui un europarlamentare. Per De Luca: “un problema di correttezza nei confronti degli elettori”, visto che dopo un anno dall’ elezione decidono di tornare in campo.