Reddito di cittadinanza, si parte dall’Irpinia. Già pronte le prime graduatorie

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Partirebbe da Avellino la scommessa del reddito di cittadinanza. Secondo quanto riportato da Il Giornale nel capoluogo irpino sarebbero infatte state organizzate le prime prove tecniche del provvedimento. “In rete figura l’elenco dei nomi, cognomi e codici fiscali di coloro che sono, almeno sulla carta, ammessi al beneficio. Ben 183 persone, di cui circa l’80% risiede in città e il restante nei paesini limitrofi del capoluogo campano”, si legge nell’articolo a firma di Antonella Aldrighetti. “Peccato che manchino la legge e pure i requisiti necessari”.

Ma mancherebbero anche digitalizzazione e tecnologia. Le graduatorie sarebbero state stilate con carta, penna e calcolatrice, come si faceva una volta. Il Giornale prova anche a tracciare l’identikit del futuro percettore del reddito di cittadinanza: cittadino italiano o titolare di permesso di soggiorno residente in Italia da 5 anni, di età superiore ai 29 anni, non lavoratore al momento della presentazione della domanda, iscritto al Centro per l’impiego e vincolato a restare iscritto per tutto il periodo di erogazione del beneficio.

“Deve essere inoltre esente dal percepire prestazioni di assicurazione sociale o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria, disponibile a partecipare a progetti gestiti dal comune e utili alla collettività mettendo a disposizione 8 ore settimanali del proprio tempo”.

Poi si passa all’esame del nucleo familiare, e quindi al modello Isee, alle proprietà immobiliari. E dopo Avellino, è la chiosa dell’articolo, tra gli attivisti Cinquestelle del centrosud girano voci che la misura vorrebbe essere adottata in anteprima anche in tutta l’Irpinia, poi in Molise e in qualche comune dell’Abruzzo.