Il segretario provinciale della Filctem Cgil di Avellino interviene sulla operazione condotta dalla Guardia di Finanza denominata “Red horse” che ha portato all’arresto di 4 persone ed al sequestro di beni in capo ai responsabili dei raggiri e dell’evasione accertata dalle forze di polizia. “Oggi i lavoratori ed il sindacato – dice – si riconciliano con le forze di polizia e con la giustizia, dopo tre lunghi anni. Le numerose denunce e segnalazioni operate dai lavoratori e dal sindacato a partire dal 2009 sono state un elemento determinate all’esito dell’indagine. In questa dolorosa vicenda, i lavoratori hanno pagato e continuano a pagare, ingiustamente, un prezzo pesantissimo. Prima i licenziamenti falsi, poi il lavoro a nero senza vedersi riconosciuti né i contributi né il Tfr, da parte delle numerose aziende per le quali hanno lavorato e nelle quali venivano trasferiti, dopo la dichiarazione di fallimento delle precedenti imprese, infine la beffa di aver dovuto sopportare una denuncia penale e civile da parte dei protagonisti della truffa, circostanza che ha determinato da parte dell’Inps, il blocco degli ammortizzatori sociali e del Tfr. L’impegno della Filctem – continua Fiordellisi – è stato costante. Ancora oggi la vicenda produce effetti negativi per i lavoratori che sono stati assistiti penalmente dall’avvocato Taccone e civilmente dall’avvocato Simeone, per vedersi riconosciuto il dovuto dai datori di lavoro. Abbiamo chiesto più volte l’intervento della Prefettura, presso la quale ci siamo incontrati con i referenti dell’Inps. Come pure abbiamo denunciato, nel corso di questi anni, a partire dal 2009, le vicende che hanno visto protagonisti i responsabili della truffa, oggi accertata, purtroppo, non sempre riscontrando con la dovuta attenzione ed interesse da parte degli organi di informazione. Adesso ci aspettiamo che – commenta il segretario della Filctem – avendo appurato le responsabilità dei soggetti coinvolti dell’inchiesta, ipso facto, l’Inps rimetta ai lavoratori quanto è stato bloccato per il procedimento in corso. Purtroppo, la lentezza della giustizia ha determinato situazioni drammatiche per molti lavoratori, oggi speriamo che possano essere opportunamente gratificati per l’azione svolta che ha contribuito, grazie alle numerose denunce, a far luce sull’intero sistema di artifici volti a determinare la truffa milionaria”.
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