Rebus Liceo Mancini, genitori all’attacco: “Si mantengano gli impegni”

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Rebus Mancini

Caso Liceo Mancini, il Comitato di genitori torna alla carica e scrive al Presidente della Provincia Domenico Gambacorta. Di seguito il testo della lettera, sottoscritta dal presidente Alfredo Cavaliere, ed inviata anche al Prefetto Maria Tirone e all’Ufficio scolastico provinciale e regionale. Nella nota si chiedono impegni e garanzie per il prossimo anno scolastico. Dopo la chiusura della sede storica di via De Conciliis, gli oltre 1200 studenti dello Scientifico sono stati distribuiti tra sei plessi cittadini.

“Oramai sono trascorsi oltre tre mesi dall’ultimo incontro istituzionale tenutosi in Prefettura in data 2/02 u.s. nel quale venne ufficializzata la soluzione di ricollocazione logistica degli studenti del Liceo “P.S. Mancini” in 6 distinte sedi disseminate sul territorio cittadino ed il ripristino di un orario delle lezioni finalmente antimeridiano. Tale soluzione, adottata in un contesto comprensibilmente del tutto emergenziale, ha comportato delle condizioni didattiche (totale assenza di strumentazione informatica e di laboratori) e logistiche assolutamente inadeguate a poter svolgere un programma formativo appena sufficiente o che abbia solo una parvenza di tale dignità, rispetto alla scuola frequentata e alle relative originarie aspettative riposte dagli iscritti, ed il profitto scolastico degli studenti ne ha risentito pesantemente, con ripercussioni difficilmente quantificabili, ma del tutto immaginabili, sul percorso formativo dei singoli ragazzi.

E’ assolutamente fondamentale e quanto mai prioritario far sì che il prossimo anno scolastico veda assegnata, senza dubbio alcuno, al Liceo Scientifico “P.S. Mancini” una sede unica ed adeguata, dove possano essere svolte tutte, ma proprio tutte, le attività correlate al proprio piano formativo\didattico complessivo e dove gli studenti possano in qualche modo anche provare a recuperare ciò che quest’anno non è stato possibile conseguire. Questo impegno è stato formalmente assunto dall’ente Provincia già a partire da quell’incontro in Prefettura del 2/02 u.s. tanto da essere riportato nel comunicato ufficiale della Prefettura emesso al termine dell’incontro e pubblicato sul sito istituzionale del Ministero dell’Interno in data 5/02 u.s. (tuttora presente sul sito) nel quale veniva testualmente riportato: “Per l’inizio del prossimo anno scolastico l’emergenza sarà superata definitivamente. Sarà individuata infatti una nuova sede unica della scuola, come hanno annunciato i rappresentanti della provincia durante la riunione alla quale hanno partecipato il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici del comune, il consigliere provinciale con delega alla scuola, un delegato del dirigente scolastico del Mancini e il presidente del consiglio d’istituto, il rappresentante del comitato genitori e rappresentanti di studenti e sindacati.

Impegno poi ribadito, anche agli organi di informazione locale, in altre successive occasioni di incontri istituzionali da parte dei responsabili della Provincia. In tale contesto, poiché non si è avuta più alcuna informazione o notizia su quello che sarà lo scenario prospettato che attenderà gli studenti ad inizio anno scolastico prossimo ed il tempo oramai stringe, questo Comitato Le rappresenta tutta la propria apprensione e perplessità su tale tema, atteso che la soluzione univoca e definitiva, per qualsiasi delle ipotesi in campo, sconta aspetti logistici, confronti con le altre istituzioni coinvolte (a partire dall’Ufficio Scolastico Provinciale, Dirigenti scolastici coinvolti, Comune, ecc.), organizzazione, impegni di spesa, lavori di adeguamento, e quindi una tempistica, assolutamente importanti e che presumiamo, ed anzi siamo certi, siano già stati adeguatamente affrontati e pianificati dall’Ente da Lei presieduto.

Alla luce anche delle esigenze complessive dell’Istituto che per il prossimo anno vedono, nonostante tutto, un aumento del numero di iscrizioni alla classe prima ed una probabilità, non remota, di un rientro consistente di parte degli studenti che nel corso di questo anno si sono trasferiti presso altre scuole cittadine, gli attuali scenari in campo per il futuro del Liceo P.S. Mancini restano comunque due. Il primo contempla il recupero della sede storica di via De Concilii, compatibilmente con la procedura giudiziaria in corso presso il Tribunale di Avellino (incidente probatorio), ipotesi dalla stessa Provincia più volte caldeggiata, ma che sconta possibili lavori di messa in sicurezza e quindi tempi incerti. Inoltre, proprio per le mutate esigenze complessive future, il recupero di tale sede dovrebbe improrogabilmente perseguire il chiarimento definitivo sull’utilizzo delle aule precedentemente detenute dal Liceo Mancini presso l’edificio scolastico di Viale Italia sede della scuola media Solimena, questione ancora non chiarita e che in tale ipotesi è assolutamente dirimente per il riutilizzo della sede di via De Concilii. Potrebbe anche essere preso in considerazione, qualora il presunto problema di incompatibilità ai fini antincendio sia costituito dall’affollamento eccessivo presente sull’edificio scolastico di Viale Italia, di spostare su tale edificio tutti gli uffici del Liceo P.S. Mancini e così utilizzando per intero ogni locale della sede di via Concilii a fini didattici e di laboratori. A nostro avviso nulla va comunque minimamente tralasciato, laddove dovesse palesarsi una condizione di immediato dissequestro dell’immobile che, per quanto remota, non escludibile a priori a conclusione dell’iter giudiziario in corso.

Il secondo scenario è quello già paventato della sede unica alternativa ma che fino ad oggi non ha evidenziato alcun elemento di concretezza, nonostante questo scenario costituisca un’operazione nella sua interezza piuttosto articolata e complessa da conseguire. L’ipotesi di destinare a nuova sede del Liceo P.S. Mancini un altro edificio scolastico, qualunque esso sia, comporta una serie di attività (condivisione con U.S.P. e ricollocazione logistica degli attuali occupanti, adozione delle delibere di riassegnazione sedi, lavori di adeguamento per tutte le sedi coinvolte, forniture di attrezzature e dotazioni informatiche, ecc.) che presumono una pianificazione già in avanzato stato di definizione e quindi un programma di attuazione già in qualche modo strutturato e definito da parte della Provincia.

Su tali due scenari, entrambi ipoteticamente perseguibili con un adeguato e approfondito presidio, questo Comitato Le chiede un formale e dettagliato riscontro affinché le nostre remore e perplessità possano essere fugate, con elementi concreti e tangibili, e per mettere in condizioni sia gli studenti che noi genitori di traguardare l’inizio del prossimo anno scolastico in un contesto di assoluta dignità, fiducia e serenità. Nelle more di ricevere tale formale riscontro Le chiediamo inoltre un incontro a stretto giro presso la sede istituzionale della Provincia in cui meglio rappresentarLe tutte le nostre attuali angosce e perplessità e discutere dello stato della vicenda in argomento.