Rambaudi a 360°… Treviso-Avellino, Zeman e il pronostico sulla B

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Ci sono calciatori che dalla propria carriera con la casacca della nazionale azzurra ottengono meno di quanto avrebbero meritato: Roberto Rambaudi, ribattezzato dai tifosi della Lazio ‘Rambo’, è tra questi. L’ex alla destra del Foggia dei miracoli (199 presenze e 30 reti nella massima serie), interviene sulla prossima sfida tra Treviso ed Avellino. Quella del ‘Tenni’ è stata l’ultima tappa ‘agonistica’ del torinese che dopo aver indossato per 13 volte in cadetteria la casacca dei biancoazzurri ha appeso le scarpette al chiodo.
Nella passata stagione un’esperienza sulla panchina della Viterbese dopo aver vestito anche le maglie di Torino, Atalanta e Genoa.
Treviso-Avellino: una gara importante per entrambe in ottica salvezza. Alla fine che risultato verrà fuori? Da ex giocatore dei veneti qual è il suo pronostico?
“È una partita delicata, credo che entrambe le squadre abbiano le stesse possibilità di assicurarsi l’intera posta in palio. Chi vince ne guadagna ‘mentalmente’”.
Sta seguendo il campionato di B, che idea si è fatto?
“È un torneo molto equilibrato in cui nessun risultato è scontato e dove le ‘piccole’ stanno togliendo punti importanti alle ‘grandi’. Ci sono stati diversi risultati a sorpresa in questo scorcio”.
L’Avellino con l’avvento in panca di Campilongo ha cambiato marcia. Anche se riesce ad esprimersi meglio fuori casa dove ha ottenuto un maggiore numero di punti e di vittorie… “Conosco Campilongo da tempo, mi piace come lavora, ha idee innovative, è preparato e da quando e il cambiamento è percepibile. Non è facile rialzare una squadra che fino a quel momento aveva ottenuto solo due punti e costretta a ‘rincorrere’”.
Non pensa che sia strano per una squadra che ha fatto sempre del proprio stadio la sua forza? In passato ha ottenuto risultati importati costruiti al Partenio. Lei che ha avuto modo di giocarci sa cosa significa affrontare i lupi nel proprio stadio…
“È vero. Giocare in quello stadio dà una carica speciale e per gli avversari è sempre stata dura ottenere punti, forse le caratteristiche tecniche e caratteriali degli elementi presenti in organico permettono al gruppo di rendere meglio in trasferta. E poi quando giochi lontano da casa sono gli altri a dover fare la partita e ci sono maggiori spazi”.
Con Zeman suo maestro in panca l’Avellino è retrocesso, ma in quella formazione c’erano giocatori come Kutuzov, Nocerino, Contini, Sardo… forse avrebbe meritato un destino diverso…
“Il Boemo per me è stato importantissimo, gli devo tanto. È un grande allenatore ma probabilmente non si è evoluto con il tempo. Se avesse curato alcuni particolari, ancora oggi sarebbe il numero uno. Anche se a mio avviso quell’organico avrebbe meritato sorte migliore”.
I ‘pensieri’ legati alle sfide tra il suo Foggia e i lupi?
“Ricordo una gara vinta per 1 a 0 con un goal nato da un rinvio del nostro portiere su uno schema provato da Zeman in allenamento”.
Un pronostico sulla B di quest’anno: chi sale chi retrocede?
“Parma e Livorno per me già sono in A, il Sassuolo una spanna sotto. Per il resto è tutto un rebus, l’Avellino si salverà, ne sono sicuro. I calciatori capiranno la passione della piazza, dei tifosi che seguono la squadra con grande calore, così l’obiettivo sarà raggiunto molto presto. Da allenatore mi piacerebbe sedere su questa panchina… il mio augurio è che Campilongo resti lì dieci anni. È una città dove si può costruire un progetto importante”.(di Sabino Giannattasio)

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