Raffaele Cantone ai giovani irpini: “Contro la corruzione battaglia culturale”

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“Questa è una terra tranquilla che però ha bisogno di rilanciarsi, perchè in questo territorio le cattedrali nel deserto non solo non hanno prodotto lavoro vero ma hanno anche messo in discussione la ricchezza della provincia, ovvero il suo territorio”.

Lo ha detto il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, intervenuto questa mattina a S. Angelo dei Lombardi (Avellino) per un confronto con i giovanissimi dell’Istituto De Sanctis, con i quali il magistrato napoletano si è soffermato per parlare di idee e riflessioni sul futuro del Paese.

Presente all’incontro – tra i vari – il sindaco Rosanna Repole che a Cantone ha consegnato simbolicamente tutti gli degli appalti pubblici affidati dal comune santangiolese.

“Occorre parlare dei temi legati all’anticorruzione anche in territori come questo dove sembra esserci una situazione meno allarmante – ha detto Cantone -. Il gesto del sindaco di consegnarmi gli atti degli appalti pubblici è molto importante poichè l’unico rimedio per combattere la corruzione nella PA è la trasparenza negli atti pubblici”.

Per Cantone, il problema della corruzione “… non è una questione solo italiana”.

E poi ancora: “I giovani hanno fiducia nella politica e questo preoccupa perchè senza politica non si può vivere in una democrazia. Ma la corruzione è il furto del futuro e della democrazia. Come combatterla? Non esiste una cura specifica. Piuttosto c’è bisogno di un forte lavoro di contrasto da parte della Magistratura e Forze dell’Ordine, tenendo presente che la corruzione è un fenomeno oscuro che può essere prevenuto solo attraverso la trasparenza ovvero pubblicizzando tutto ciò che viene fatto da chi amministra il potere. La battaglia alla corruzione deve diventare una battaglia culturale, proprio come quella condotta dall’Antimafia”, ha concluso.