Ieri c’è stato il ritorno sul parquet per gli uomini di Boniciolli. Una pausa meritata dopo la preziosa vittoria contro un avversario diretto, come Livorno. Oggi invece si andrà a Scafati per un’amichevole, con la quale si proverà ad integrare maggiormente il nuovo arrivo Simon Petrov. Lo sloveno è stato uno dei punti di forza della Scandone di domenica scorsa. Nei secondi 20 minuti, l’ex Olimpia Lubiana, ha trascinato con un gioco ragionato i lupi verso la vittoria. Decisiva si è rivelata una sua conclusione dalla distanza a pochi secondi dal termine. Nel complesso ‘Simi’ si è dimostrato un giocatore di talento con una mano davvero educata. Il suo fatturato contro Livorno è stato di 11 punti con 3/4 dall’arco dei 6.25, 1/1 da due e 2 assist. Due le palle perse e 5 i falli commessi, di cui tre nel primo tempo. Si vede, che alla pari di Radulovic, lo sloveno ha bisogno di giocare per riprendere fiato essendo a corto di preparazione. Nel secondo tempo era visibilmente stanco, ma grazie alla sua esperienza è rimasto in campo, riuscendo a contenere il folletto Rowe. La coppia di playmaker biancoverde ora sembra completa. I due atleti hanno caratteristiche diverse, che alla fine finiscono per combinarsi. Lo ‘scrimmage’ di questo pomeriggio al Pala Mangano servirà proprio per integrare, ancora di più i nuovi arrivi. Sabato ci sarà la proibitiva trasferta senese. La città del ‘Palio’ ha dato sempre tanti dispiaceri agli irpini. Lo scorso anno al Pala Sclavo, quando l’Air era targata Giuliani, la Scandone perse 87-42. Un risultato umiliante per i biancoverdi, che riuscirono nel record negativo di mettere a segno appena 42 punti. Quest’anno la gara di andata fu meritatamente vinta 78-88 dalla squadra di Pianigiani, che solo nel finale riuscì ad avere la meglio sugli avellinesi. trascinati dall’ex dal dente avvelenato, Andrea Pecile. A spezzare in due la gara furono cinque punti di fila di Marco Carraretto. L’ala senese spense definitivamente le speranza di recupero della squadra del presidente Cardillo. Anche in quella circostanza i dirigenti della società di via Serafino Soldi si lamentarono per alcune decisioni della terna arbitrale. In particolare il fischio dell’arbitro Facchini, che giudicò irregolare un recupero di Pecile per aver preso il pallone con il pugno, gesto che nella pallacanestro non può essere fatto. Rivedendo poi le immagini si nota che l’allora atleta in maglia Scandone tocca la palla con il palmo della mano. Un errore che interruppe il recupero di Avellino. Una svista che, però, in un gioco veloce come la pallacanestro ci può stare. Il team di Boniciolli salirà in Toscana venerdì e affronterà molto tranquillamente gli attuali leader della classifica. Si giocherà con la consapevolezza di non aver nulla da perdere, sapendo di dover affrontare un avversario molto più forte. Il roster senese è da squadra di Eurolega e ciò è dimostrato dal fatto che in Uleb Cup nessun’altra compagine riesce a contrastare i ‘mensanini’. Siena, che avrebbe potuto già vincere la Coppa Italia, se in semifinale non avesse sperperato, a tre minuti dal termine, 15 punti di vantaggio. Recupero culminato con la tripla di Soragna allo scadere che ha gettato nello sconforto Forte e compagni. (di Giovanni La Rosa)
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