Quote Rosa: l’Irpinia è da primato, ma la politica è tutt’altro che donna

0
318

Renato Spiniello – Dalla gestione dell’ordine pubblico alla Protezione Civile, passando per scuola, sanità, enti e politica: l’Irpinia si conferma da record per le quote rosa nei ruoli di vertice e di potere, tutti esercitati con competenza e determinazione.

Partiamo ovviamente dal Prefetto di Avellino Maria Tirone e dalla sua Vice, nonché Sub-Commissario a Palazzo di Città, Silvana D’Agostino, per proseguire con Rosa D’Eliseo, Comandante locale dei Vigili del Fuoco, Claudia Campobasso, dirigente regionale della Protezione Civile e responsabile provinciale del Genio Civile, la professoressa Rosa Grano, Provveditore agli Studi di Avellino, e la Consigliera di Parità della Regione Campania Mimma Lomazzo.

En plein di quote rosa in Irpinia per quanto riguarda gli organi ispettivi e previdenziali, partendo da Sandra Sarno, direttrice dell’Inps, e continuando con Grazia Memmolo e Paola Caporali, rispettivamente a capo di Inail e Ispettorato del Lavoro.

La sanità si tinge completamente di rosa con la manager dell’Asl Maria Morgante, la sua direttrice sanitaria Emilia Vozzella, e le omologhe Maria Concetta Conte e Rita Perrotta, rispettivamente di Moscati e Landolfi.

Il bilancio è stato tracciato, come consuetudine, in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, data che – oltre al retaggio storico che porta con sé – segnala i successi e i traguardi raggiunti dal gentil sesso nel campo dell’economica, della cultura e della politica.

Ed è proprio in quest’ultimo campo che tuttavia in Irpinia l’altra metà del cielo non riesce ancora ad imporsi, ad eccezione della Presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio, della deputata del Movimento 5 Stelle Maria Pallini, delle sindache Teresa Di Capua di Bagnoli Irpino, Enza Bergamasco di Grottolella, Maria Antonietta Belli di Montefalcione, Fenisia Mariconda di Santa Lucia di Serino, Angelina Spinelli di Santa Paolina, Mariateresa Fontanella di Sorbo Serpico, Stefania Di Cicilia di Villamaina e Trisa Lepore di Lapio.