Roma – E’ Sergio Mattarella il dodicesimo Presidente della Repubblica. Si è tenuta oggi la quarta votazione per l’elezione del capo dello Stato, e anche se è ancora in corso lo spoglio delle schede da parte di Laura Boldrini, Mattarella alle 12.58 ha ottenuto i 505 voti necessari, su 1009, per la sua elezione.
Il nome del giudice costituzionale era stato individuato da giorni dal Partito Democratico, e dopo diversi malumori, non del tutto esauriti, sono arrivati i sì anche di alcune aree che inizialmente non erano d’accordo con la figura di Mattarella, mentre il Movimento Cinque Stelle è andato avanti con il nome di Ferdinando Imposimato.
CHI E’ – Palermitano classe 1941, Sergio Mattarella è giudice costituzionale di nomina parlamentare dal 2011. Ha esordito in parlamento nel 1983 per la Dc.
Nel corso della XII Legislatura della Repubblica Italiana Sergio Mattarella fu relatore delle leggi di riforma del sistema elettorale della Camera e del Senato che, recependo l’esito del referendum del 1993, introducevano una preponderante componente maggioritaria. La legge Mattarella, alla quale il politologo Giovanni Sartori diede l’appellativo di Mattarellum, fu impiegata per le elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001.
Gli incarichi di governo: vicepremier e ministro.
Tra i molti incarichi di governo assunti in 25 anni di carriera politica (la sua prima elezione alla Camera dei Deputati, dove siederà ininterrottamente fino al 2008, risale al 1983), anche la vicepresidenza del Consiglio (con Massimo D’Alema premier), e la guida del ministero della Difesa. Durante quest’ultimo incarico abolì la leva obbligatoria, aprendo la strada al nuovo servizio civile. In elenco anche la cura dei Rapporti con il Parlamento nel governo Goria (1987) e nell’esecutivo De Mita (1988). Da registrare anche la presenza di Mattarella nelle due commissioni bicamerali per le riforme costituzionali del 1992 (con la presidenza De Mita-Iotti) e nel 1996 (presidenza D’Alema).
L’addio alla politica attiva e la nomina alla Consulta.
Nell’aprile del 2008 Mattarella ha quindi lasciato la vita politica attiva. E il 5 ottobre 2011 è stato eletto giudice della Corte costituzionale dal Parlamento riunito in seduta comune. Gli attriti maturati più volte con il centrodestra in generale e il leader di Forza Italia in particolare spiegano l’avversità di Forza Italia per la sua candidatura al Colle, vissuta come una provocazione di Renzi e del Pd.