“Facciamo una premessa, come Curva Sud e come tifosi dell’Avellino abbiamo una priorità, conquistare questa tanto agognata serie B. Il nostro silenzio era dettato da questa esigenza; siamo dell’idea che la confusione in questo momento non aiuta, ma è giunto il momento di dire la nostra. Sentiamo rincorrere mille voci che riguardano il logo: E’ IL MOMENTO DI DIRE BASTA!”. Lo si legge in una nota a firma del Direttivo CURVA SUD AVELLINO. “L’intento – c’è ancora scritto – è quello di dare il logo a chi realmente è il possessore spirituale dello stesso, stiamo parlando della città, della provincia e dell’intera comunità bianco verde. Chi ci sta dietro Mario Dell’Anno? Sembra la domanda del secolo, ma dietro Mario ci sta solo una persona, una persona che da quattro anni lavora (in maniera disinteressata) all’acquisizione del logo, una persona che sono quattro anni che sogna di rivedere il logo sulle maglie della nostra squadra e condividerlo con tutti i tifosi bianco verdi, costituendo una ONLUS. La persona in questione è lo stesso Mario Dell’Anno e per il suo impegno (e caparbietà), a lui va il nostro ringraziamento. Ci sentiamo di dire che noi saremo parte integrante e motore di questa costituenda ONLUS, in modo da gestire nella maniera più corretta il logo e tutelando così “PER SEMPRE” un simbolo che appartiene a tutti. Riguardo ai fraintendimenti iniziali avuti con il presidente Taccone (riguardo al logo), lo stesso presidente dopo vari colloqui ha accolto i voleri della curva; da buon padre di famiglia ha cercato di capire i suoi figli, si è confrontato con noi in piena trasparenza, facendo emergere la sua sensibilità ed intelligenza al fine di ricompattare tutto l’ambiente. In realtà il logo, per tanto tempo segno di “divisione” vuol tornare ad essere il simbolo di un’ UNIONE ritrovata, ritrovata grazie all’aiuto di tutti. Altro aspetto da non sottovalutare è la famosa manifestazione di cui si parla tanto, noi come curva sud, siamo promotori della stessa. La manifestazione è nata tempo fa, prima ancora dell’asta fallimentare, e lo scopo della stessa era raccogliere fondi per l’acquisto del logo. Oggi le cose sono in parte cambiate, ma il nostro apporto non è venuto meno, anche perché poter fare qualcosa di buono per chi ne ha bisogno è uno dei tanti modi per amare la propria città e la propria comunità. Ci preme precisare che non abbiamo ricevuto quarantamila euro da nessuno, al massimo abbiamo preso in dotazione quattromila biglietti, il cui ricavato andrà nelle casse della costituenda ONLUS; questo consentirà l’abbattimento della quota associativa in modo da dare l’opportunità a più persone di partecipare alla stessa, creando i presupposti per un evento che già da oggi si potrà definire unico. Tutti sanno che come curva abbiamo sempre avversato ogni scopo di lucro, lucrare è qualcosa che non ci appartiene e vedere il nostro nome associato a somme di denaro ci infastidisce e non poco. Alle prossime polemiche o avvisaglie, siamo pronti a restituire i biglietti, continuando sempre a non far mancare il nostro apporto alla manifestazione. I soldi non ci interessano e biglietti o meno, siamo certi che la nostra iniziativa sarà un successo e solo perché pensiamo di contare sul senso di appartenenza di un intera comunità, che ama i propri colori e la propria squadra… da soli non si va da nessuna parte e ci sentiamo di dire… NOI NON SIAMO SOLI!!! Riguardo alla configurazione della compagine della costituenda ONLUS decideremo il da farsi appena sarà possibile costituirla giuridicamente, ma chiariamo un aspetto, la curva dialoga con tutti, ma decide autonomamente e senza farsi influenzare da nessuno”.
Redazione Irpinia
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