Tanti visitatori per l’evento ospitato presso il Complesso monumentale di Santa Maria della Neve.
Sta ottenendo tanti consensi la prima edizione della Biennale d’Irpinia quest’anno dedicata al quarantennale del terremoto del 1980.
Sabato scorso l’inaugurazione presso il complesso monumentale Santa Maria della neve di Montella, alla presenza di autorità locali, artisti, esperti ed appassionati d’arte che hanno visitato attentamente l’esposizione e apprezzato le opere dei 15 partecipanti commentate dalla storica e critica d’arte Maria Rosaria Di Virgilio.
Ad esporre sono gli irpini Maria Rachele Branca, Francesco Campese, Alessandro Petriello, Generoso Vella, Stefano Volpe; i marchigiani Carlo Chiatti e Ricardo Aleodor Venturi; gli abruzzesi Alessandro D’Aquila ed Emanuele Moretti; i romani Guglielmo Mattei e Filippo Saccà; il veneto Matteo Bagolin.
Alle opere di questo gruppo di giovani si aggiungono anche quelle di tre pittori conosciuti e con esperienza, i napoletani Elio, Luigi e Rosario Mazzella. Luigi e Rosario sono venuti a mancare proprio quest’anno e con i loro lavori in esposizione si è voluto in questa circostanza celebrarne il ricordo.
Una mostra che intende far ricordare cosa è stato quel drammatico terremoto che ha segnato uno spartiacque nella storia della Campania e del Sud d’Italia. Il 23 novembre 1980 è una data rispetto alla quale c’è un prima e un dopo nella vita di chi l’ha vissuta e nella percezione delle generazioni successive.
Un progetto ambizioso, quello ideato e curato da Stefano Volpe, che vuol essere l’occasione per raccontare con gli strumenti dell’arte contemporanea il territorio irpino e, attraverso le sue peculiarità, affrontare temi di valore globale.
L’esposizione sarà visitabile fino al 14 agosto presso il convento di Santa Maria della Neve.