Quanto ci vogliamo bene: nel giorno delle Palme anche… le Primarie

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– di Luca Guarracino – Il 5 aprile è un giorno particolare, di Festa. La Chiesa ricorda l’ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella ad un asino osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma. La folla, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano alberi di ulivo e di palma e agitandoli festosamente gli rendevano onore. L’ulivo così da sempre è simbolo di pace e di amicizia con Dio e fra gli uomini. Arrivano biglietti di auguri in questi giorni, come patto di amicizia e di “alleanza” per mantenere sempre acceso il fuoco dell’amore e di testimone della speranza. Sulla carta dovrebbe essere così almeno per i cattolici, gli ortodossi e i protestanti, ma non per i… figli e ‘ndrocchia. Il 5 aprile almeno per una parte di popolo irpino sarà il giorno delle primarie. Il giorno della scelta per i democratici per indicare i nomi che concorreranno alla carica di presidente alla Provincia e all’ambita poltrona di primo cittadino a Piazza del Popolo. Il giorno del preludio alla… guerra. Qualcuno avrà anche il coraggio di offrire il ramoscello al “normale” cittadino trasportato al seggio per il voto fatidico, ma la “casta” già affila i lunghi coltelli per scotennare scalpi e gli attributi dirigenziali per rivendicarne ruoli, nuove opportunità di potere e…proiezioni future. Questa è la sensazione che appare dietro i finti sorrisi, gli inviti all’unità e il volemose bene per abbattere l’odiata destra e il guerriero di Nusco. Qualcuno ha già dichiarato, “Via i cooptati”, altri hanno intonato il ritornello, “Faremo i conti”, altri ancora hanno insediato le milizie davanti i seggi per controllarne la regolarità e…l’affluenza. La Pace sia con te fratello: questo è il cartello ubicato all’ingresso del seggio dove potrai versare un euro e con il fiero sguardo e gli occhi gioiosi indicherai la tua scelta. Alberta, Gerardo e Gennaro da una parte: Giuseppe, Geppino e Sergio dall’altra. Indica fratello e sorella con la crocettina il nome del contendente che affronterà nell’arena i gladiatori del nemico. E’ in palio, la speranza, il futuro e lo sviluppo. Così dovrebbe essere….Radio Fante intanto con il suo persistente Tam- Tam annuncia anche di contraeree e cannoncini piazzati nei diversi rioni pronti a sparare sul fratello e la sorella che sordi all’appello, vorranno fare lo sgambetto all’estabilishement e al potere.
Vieni, vieni a votare, sai continua il segretario locale, “è in gioco la democrazzia” la “svolta” che chiarirà una volta per tutte se LUI comanda oppure no! LUI sempre LUI, maledettamente LUI. L’incubo per i democratici. Se poi LUI si accoppia con LEI, noi saremo pronti con i candidati e la…nostra gente. Gira e rigira il dramma continua mentre l’Irpinia dei lupacchiotti e delle pecorelle continua il suo cammino. Noi secondari in tutto, nelle scelte e nelle decisioni finali, abituati da sempre a vivere di stenti e del nostro pane quotidiano ascoltiamo anche delle Primarie e dei Primi. Tanto siamo sempre secondi. Nelle nostre famiglie vale la regola della Palma ai genitori, ai defunti, agli amici e ai nostri amori. In qualche caso e forse anche all’odiato vicino di casa… spesso può sempre servire. Il nostro desiderio non tanto inconscio è quello anche di… prendere una frustra e mandarvi tutti a quel paese. Non solo VOI, ma anche gli ALTRI insieme ai soliti trasformisti dell’arco costituzionale che galleggiano nel mare in tempesta. Comunque, cari candidati e cari politici tanti auguri e Buona Festa delle Palme. Vogliatevi bene, ritrovatevi, stringetevi la mano e in qualche caso fate mea culpa – mea culpa – mea maxima culpa. L’aria della Primavera ormai in arrivo rigenera tutti noi e forse indica nuove strade per conquistare nel privato, per quel poco di cui sappiamo godere con nuovi stimoli e nuovi sguardi d’orizzonte. Noi dal basso sappiamo accontentarci abituati alle pacche sulle spalle e respirando l’aria che tira. E voi, come state sulle altissime cime e nei castelli ormai in disuso?

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