Provincia – Sibilia ha la sua squadra, ma il puzzle è incompleto

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Ogni pedina al proprio posto?… E’ sempre difficile dirlo, soprattutto nel clima arroventato di Palazzo Caracciolo dove il presidente Cosimo Sibilia avrà il compito – ingrato sotto alcuni aspetti – di ‘mediare’ tra le istanze delle diverse anime della sua maggioranza. Equilibri delicati, come in ogni coalizione che si rispetti, che vanno spesso in rotta di collisione generando qualche dissapore, peraltro più che naturale nella dinamica delle cose. Il primo banco di prova per l’assestamento del nuovo gruppo di governo di Palazzo Caracciolo è stato probabilmente la decisione relativa alla nuova Giunta che ha alimentato, secondo il solito vociare, fibrillazioni e malcontenti di non poco conto.
Ma domani non ci sarà più spazio per le sole parole, né per rinvii e polemiche: l’amministrazione dovrà partire e lavorare a pieno ritmo anche per colmare le lacune, immancabili dopo il prolungato periodo di commissariamento.
L’animo deciso del presidente Sibilia – “Ascolterò tutti ma le decisioni le prenderò io” – si è dovuto confrontare con le legittime aspirazioni degli alleati cercando nell’equilibrio delle cose quella forma di ‘giustizia’ in grado di onorare gli accordi pre elettorali e mettere in moto in maniera organica e razionale la macchina amministrativa. Certo, fino alle 16.00 di domani tutto può cambiare ma al momento l’Esecutivo targato Sibilia appare così composto.
5 esponenti al Pdl rappresentati dagli ormai apparentemente certi Generoso Cusano, Domenico Gambacorta e Raffaele Lanni. Un assessorato andrà ad una figura di estrazione tecnica che dovrebbe essere stata individuata nel sibiliano Coppola. Ultimo posto vacante, infine, al vincitore del faccia a faccia Ettore Freda-Antonia Ruggiero con la responsabile regionale Pdl avvantaggiata sull’avvocato avellinese. Tre le poltrone per l’Udc associabili a Giuseppe De Mita, a cui dovrebbe andare la vice presidenza, Giuseppe Solimine e Maurizio Petracca, tre esterni che in questa tornata elettorale si sono sottratti al calcolo numerico del voto.
Gli ultimi due nomi fanno capo a Mpa e Adc, rappresentati rispettivamente da Del Mastro e Gnerre o De Vita, a seconda del ‘verdetto finale’ ancora in fase di definizione. Dunque, alla base delle scelte operate dal numero uno un principio che ha ritenuto inconfutabile: in Giunta nessun esponente che abbia già fatto parte delle giunte di centrosinistra. Un diktat che ha lasciato, probabilmente, l’amaro in bocca a qualcuno. Soprattutto a chi è stato ‘premiato’ da un numero notevole di preferenze. Sarebbe questo il caso di Giovanni Romano, esponente dell’Udc di Grottaminarda nonché attuale presidente dell’Iacp che da tempo aveva dichiarato di voler tornare a Piazza Libertà per portare a termine il lavoro intrapreso nella veste di assessore ai Lavori Pubblici.
Resta fuori anche l’arianese Franco Lo Conte che dopo la militanza nel centrosinistra si è affiliato al Mpa ottenendo in via immediata la candidatura alle provinciali. Quotato, almeno stando alle iniziali indiscrezioni, il candidato di Mirabella Ernani Venuti, il cui nome sembra essere d’improvviso sfumato per cedere il passo ad una scelta ricaduta su altri lidi.
Dunque, si contano, almeno prima facie, su due dita i nodi ancora da sciogliere la cui ufficialità, stando all’andamento delle cose, è riservata all’aula consiliare di Palazzo Caracciolo… o all’incontro pre-Consiglio di domani mattina.

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