Provincia – “Siamo al capolinea, il progetto Cumos è operativo presso il Museo Provinciale di Avellino e in occasione dell’evento ‘Notti di Cinema’, sarà presentato pubblicamente”: a renderlo noto è l’ing. Gabriele Li Pizzi, amministratore delegato della Serapis, società di origine irpina che ha siglato un accordo con il Settore delle Politiche Sociali della Provincia di Avellino al fine di implementare il progetto ‘Cumos: il Museo in una mano’. “L’obiettivo di questo progetto – dichiara Li Pizzi – è quello di rendere accessibile il patrimonio storico-culturale del Museo con una soluzione moderna, innovativa, personalizzata al singolo visitatore e “senza barriere” per tutti coloro che presentano delle difficoltà uditive. Abbiamo coniugato le competenze tecniche maturate dalla Serapis con la sensibilità dimostrata dall’Assessorato alle politiche sociali dell’Amministrazione provinciale e l’entusiasmo della sezione provinciale dell’Ente Nazionale Sordomuti. Il risultato è il progetto ‘Il Museo in una mano’, un sistema nuovo “per tutti” di visitare un museo e di accedere alle informazioni, insieme alla possibilità offerta ai “non udenti” di accedere autonomamente al nostro patrimonio artistico”.
Il progetto della Serapis, nato da un’idea dell’ex assessore provinciale Marcello Zecchino, concretizzato e fortemente sostenuto dall’ex Assessore alle politiche sociali, Antonio Petoia, si basa sull’uso di un applicativo di proprietà della Serapis e di un dispositivo palmare che sfrutta l’ormai noto sistema di comunicazione senza fili che conosciamo con il nome di ‘Wi-Fi’. Il sistema interagisce con un server data-base secondo le scelte del visitatore e permette l’interazione con le opere esposte e la navigazione nelle relative informazioni. Il sistema è di tipo multimediale ed offre non solo informazioni di tipo testuale, ma anche contenuti grafici e video.
“Servendoci di queste tecnologie – aggiunge l’amministratore delegato della Serapis – non solo riusciamo ad ovviare all’handicap degli audiolesi ma anche a trasmettere informazioni ‘maggiormente visibili’, a completare e ad arricchire le sensazioni che il museo già racchiude in sé. L’utilizzo dei dispositivi consente la naturale visione delle opere ma aggiunge una dimensione completamente rivoluzionata e coinvolgente. A questo si aggiunga – conclude Gabriele Li Pizzi – che i visitatori saranno indotti ad acquisire quelle informazioni ‘aggiuntive’ che troveranno disponibili sul palmare dando libero sfogo alla loro “sete di conoscenza” e che questo strumento consentirà una più efficace gestione del Museo e del suo programma culturale”.
L’occasione dell’avvio del progetto è la serata conclusiva dell’evento “Avellino Notti di Cinema”. Il Museo Irpino, per l’occasione, sarà aperto al pubblico dalle ore 17:00 alle 24:00.
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