Provincia – Caso Irm: Mazza attacca l’Asi e chiama in causa Fierro

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Avellino – Il monitoraggio ambientale post incendio Irm ha evidenziato un quadro di inquinamento diffuso delle tre matrici – aria, acqua e suolo – della media valle del Sabato. Il Consiglio provinciale ha chiesto il massimo rigore nel rilascio di autorizzazioni per le attività potenzialmente inquinanti e la bonifica dell’intera area in prossimità dello stabilimento. Anche l’Arpac in passato ha invitato il comune di Montefredane ad essere cauto nell’autorizzare l’apertura di nuovi opifici nell’area industriale. Un quadro non proprio positivo a cui negli ultimi giorni va ad aggiungersi una ulteriore preoccupazione: la possibile realizzazione, a Pianodardine, di un termovalorizzatore destinato alla combustione delle ecoballe provenienti dai Cdr della regione. “Appare evidente – ha spiegato attraverso una nota il consigliere provinciale Franco Mazza – che decisioni di questo tipo non possono assumersi senza il consenso delle popolazioni e senza il coinvolgimento delle istituzioni”. A ciò si aggiunge l’approvazione del decreto che affida al commissario il compito di redigere un nuovo piano entro 90 giorni con la massima partecipazione democratica. “Dobbiamo considerare definitivamente chiuso – continua l’esponente diessino – il periodo delle decisioni unilaterali e degli accordi di vertice che non garantiscono precauzioni adeguate dal punto di vista igienico-sanitario e che prevedono la realizzazione di impianti di termovalorizzazione perfettamente inutili con i risultati di una buona raccolta differenziata”. Nell’occhio del ciclone, in questo caso, l’Asi, “singolare protagonista in una materia che dovrebbe essere di esclusiva competenza del commissario e delle istituzioni democratiche”. Per chiudere tre interrogativi proposti all’assessore all’Ambiente Bruno Fierro: “A che punto è il secondo monitoraggio ambientale dell’Arpac? L’indagine epidemiologica ha già condotto a qualche conclusione? Si è a conoscenza del progetto dell’Asi e, se si, come si inserisce questo progetto nel contesto della nuova legge sui rifiuti?”.

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