Provincia, approvati tutti gli argomenti all’ordine del giorno

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Si è riunito questo pomeriggio il consiglio provinciale per discutere di una serie di argomenti all’ordine del giorno. L’assemblea ha approvato la variazione di bilancio, la variazione di assestamento di bilancio e l’estinzione anticipata dei mutui, che porterà ad un risparmio di circa due milioni di euro sugli interessi a partire dal 1° gennaio 2013. Via libera dal consiglio provinciale anche al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, relativi alle liti passate in giudicato.
Discussi anche gli ordini del giorni dei gruppi consiliari PD, SEL, Sinistra Alternativa, UDEUR circa le prospettive della Stazione Ferroviaria di Avellino, con la proposta di potenziamento di alcune corse verso l’Ateneo di Salerno; del consigliere Fernando Romano circa la situazione ambientale di Pianodardine, Arcella, Montefredane e Atripalda; del Consigliere Stefano Farina sul ruolo della provincia di Avellino nelle scelte regionali relative ad impianti di trasformazione e smaltimento che ricadono in zone limitrofe ai Comuni della provincia di Avellino. In merito è stato concordato un deliberato dell’assemblea che finirà all’attenzione della commissione al ramo per essere poi approvato in aula.

Approvata la mozione per la riapertura del Museo del Lavoro di San Potito Ultra, attraverso l’affidamento esterno.
In apertura di seduta s’è discusso della vertenza Osa: è stata convocata per mercoledì prossimo (21 novembre 2012) una riunione tra i capigruppo consiliari, l’assessore provinciale Girolamo Giaquinto, i consiglieri regionali irpini e le organizzazioni sindacali di categoria, al fine di trovare una soluzione alla questione. Nel corso della seduta, inoltre, c’è stata un’informativa su richiesta del capogruppo Pd, Alberta De Simone, del presidente Cosimo Sibilia sul tema del riordino delle Province e del Comune capoluogo. Il presidente ha illustrato lo stato dell’arte dell’iter parlamentare ed ha ricordato che mercoledì prossimo (21 novembre 2012) si discuterà davanti al Tar del Lazio il ricorso presentato dall’Ente.

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