Accertamenti medico-legali ai detenuti: firmato Protocollo di Intesa tra le Procure

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Protocollo

Nella giornata di oggi è stato firmato presso gli Uffici della Procura generale di Napoli il Protocollo di intesa in materia di accertamenti medico-legali in caso di eventi traumatici occorsi ai detenuti ristretti presso gli istituti penitenziari ricadenti nel territorio di competenza dell’ASI di Avellino tra il sig. Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Napoli di Aldo Policastro, il sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avellino di Domenico Airoma, il sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento f.f. dr Gianfranco Scarfò, il sig. Provveditore del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione penitenziaria dottoressa Lucia Castellano e il sig. Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino dr Mario Nicola Vittorio Ferrante.

Obiettivo del protocollo è quello di creare linee guida operative per il personale medico penitenziario e per il personale di polizia penitenziaria al fine di gestire gli eventi lesivi/ traumatici verificatisi in carcere in maniera coordinata, con la massima tempestività ed efficienza, sia per quanto attiene ala presa in carico sanitaria e alla cura della salute dei detenuti, sia per quanto attiene al profilo investigativo, al fine di permettere al pubblico ministero di assumere la direzione delle indagini sin nell’immediatezza dell’accaduto.

Con il protocollo siglato oggi si sono individuate le procedure che occorre siano seguite in ogni caso in cui sia riscontrato che il detenuto abbia subito aggressioni o altre forme di sopraffazione, condotte che evidentemente allontanano la sanzione penale dalle finalità costituzionali per le quali viene irrogata e che anzi perpetuano un circuito di illegalità, alimentando una spirale negativa suscettibile di ingenerare nel detenuto forme di destabilizzazione e di disagio psicologico ulteriore rispetto allo status proprio della condizione in cui si trova, che, in non rari casi, possono spingersi fino a estreme conseguenze e a condotte auto o etero lesionistiche.

L’efficace raccordo tra l’intervento sanitario e quello della polizia penitenziaria, nonché, tramite quest’ultima, degli Uffici delle Procure competenti consentirà auspicabilmente anche di superare il clima di rassegnata accettazione e di acquiescenza alla violenza negli ambienti carcerari che porta le stesse vittime a non denunciare gli eventi lesivi ovvero a riferirli a inverosimili cause accidentali. Il protocollo siglato oggi è il frutto del positivo impatto riscontrato all’esito dell’adozione di analogo protocollo di intesa raggiunto tra la Procura di Napoli, l’ASL Napoli 1 e il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e di cui la Procura generale, apprezzatone il contenuto e nell’ambito del Tavolo tematico sul carcere che ha attivato, ha ritenuto di proporre l’estensione agli istituti penitenziari della provincia di Avellino, attraverso l’interlocuzione con i titolari degli Uffici, nell’esercizio del potere dovere di promozione della diffusione di buone prassi di cui all’art 6 d.l.vo 1062006 e grazie al contributo offerto dall’Avvocato generale, dottoressa Simona Di Monte, e del Sostituto Procuratore generale, dottor Valter Brunetti, addetto al Coordinamento distrettuale ex art 6 Analogo impegno la Procura generale intende intraprendere con le rispettive ASI e con i Procuratori di Santa Maria C.V., Napoli Nord e Benevento per gli istituti penitenziari delle province di Benevento e Napoli.