Protocollo di legalità e più telecamere, l’Aula si compatta contro la criminalità: “Questa non è la nostra Avellino”

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Renato Spiniello – Un protocollo di legalità con tanto di white-list inclusa, l’adesione all’associazione Avviso Pubblico, l’estensione della video-sorveglianza e della pubblica illuminazione, la sensibilizzazione della popolazione a partire dall’aumento degli incontri nelle scuole, un confronto continuo con le associazioni, l’apertura di uno sportello ad hoc e l’istituzione di una commissione consiliare per la legalità.

Sono solo alcune delle proposte, alcune vagliate positivamente dal sindaco Gianluca Festa altre no, avanzate durante la lunga seduta monotematica convocata a Palazzo di Città dopo l’escalation di fatti criminosi registrati nel capoluogo.

Un consiglio che ha visto la partecipazione anche di Carabinieri, Polizia Municipale, sigle sindacali, Confcommercio e Camera di Commercio. Un fronte comune contro la Camorra: questo il messaggio unanime lanciato dall’Assise. Dai primi interventi del Presidente di Confindustria Pino Bruno, di quello della Camera di Commercio Oreste La Stella, dei sindacalisti Franco Fiordellisi, Luigi Simeone e Mario Melchionna e del segretario provinciale della Lega Sabino Morano, fino a quelli conclusivi del sindaco di Montoro Girolamo Giaquinto, di don Vitaliano Della Sala e del Presidente dell’associazione anti-usura e anti-racket Domenico Capossela.

Ad ampliare la discussione, ovviamente, i vari consiglieri di maggioranza e opposizione. A chiosa l’intervento del sindaco. “Questa non è la nostra Avellino – dice Festa ricalcando le parole del leader dell’opposizione Luca Cipriano – noi non siamo questi: accadono episodi strani, equivoci. Per questo dobbiamo mettere a tacere le polemiche e trovare lo spirito giusto che ci deve contraddistinguere come azione amministrativa”.

Festa ci tiene a congratularsi con l’Aula per aver offerto un Consiglio di grande qualità dal punto di vista della pacatezza e del contenuto delle proposte avanzate. “L’argomento deve vedere il coinvolgimento dell’intera comunità e ognuno deve sentire il desiderio a impegnarsi e a offrire il proprio contributo. Solo così si fa il salto di qualità”. E la parola “salto” è usata dal sindaco come acronimo di Serietà, Attenzione, Legalità, Trasparenza e Onestà.

“Da Libera – aggiunge il sindaco per chiarire la querelle – mi sarei aspettato attestati di vicinanza dopo l’aggressione subita dall’Assessore Giacobbe, invece si punta a delegittimare chi fa politica e chi amministra la città. La politica non è il male, ma una delle soluzioni a questi mali”. Nonostante il clima di condivisione, tra i banchi della minoranza sono arrivate richieste a garantire massima trasparenza sugli appalti, negli atti amministrativi e a eliminare dalla Giunta qualsiasi dubbio su possibili conflitti d’interesse. “L’esecutivo gode della mia massima e totale fiducia, così come la maggioranza della mia stima illimitata” chiarisce Festa.

A intervenire anche l’Assessore Geppino Giacobbe, vilmente aggredito qualche giorno fa davanti la sua abitazione di Torrette di Mercogliano. “Ringrazio tutti per gli attestati di stima – dice applaudito dall’intero Consiglio – ho subito un episodio increscioso che va condannato in tutti i modi. Non sono sereno, ma sono tranquillo in quanto ho fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura. Ho sempre agito nel pieno della mia coscienza con trasparenza e legalità”.