Pronto Soccorso, la Cgil torna alla carica: “Basta soluzioni tampone”

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“Non è di certo un’idea della Funzione Pubblica Cgil quella che 15 o 30 euro a turno possano neutralizzare la fatica e lo stress degli operatori che prestano la loro attività presso il Pronto Soccorso del Moscati e soprattutto restituire ai cittadini adeguati servizi”.

“Questa Federazione è la stessa che giorni fa ha richiesto chiarimenti proprio sulle misure organizzative del personale del Pronto Soccorso”.

La Cgil attacca la direzione “che ha inteso riconoscere a quelle stesse unità di personale un’indennità aggiuntiva attingendo al fondo annuale destinato a tutto il personale dell’azienda”.

“Abbiamo solertemente scritto alla direzione affinché congelasse l’effetto di tale unilaterale provvedimento nelle more di una più generale riunione già convocata per l’8 febbraio, in cui ci aspettiamo le dovute motivazioni di un atto aziendale che ha creato malumore tra il personale”.

“Ci assumiamo le responsabilità, anche quando queste possano essere impopolari tra il personale che rappresentiamo, come in questo caso, e gridiamo a voce alta contro un’azione aziendale che lascia emergere il falso presupposto che chi ha scelto di fare l’Infermiere, l’Operatore Socio Sanitario e/o il Medico sia interessato esclusivamente ai soldi, restituendo nell’immaginario una realtà artefatta oltre che fomentare i conflitti tra gli operatori”.

“Questa è solo una visione distorta, una gestione della Sanità Pubblica basata sul contenimento della spesa, tutto a discapito di chi lavora e dei cittadini. La gestione del potere per il tramite del popolo votante utilizzando, là dove occorre, soldi, favori ed elargizioni di fritture”.