La corsa del Solofra- il ciclone a disposizione di Francesco Santosuosso- travolge anche la Sanseverinese. Ancora una volta, come nelle ultime due gare, poco spettacolo, ma concretezza e cinismo da vendere, ecco le armi chiave che regalano la nona vittoria consecutiva agli irpini. Avete capito bene, 27 punti conquistati negli ultimi due mesi, numeri che fanno dei conciari, a partire da dicembre, una formazione da record, protagonista di un girone di ritorno fin qui da favola, se non fosse per la capolista Hirpinia che viaggia a ritmi altrettanto astronomici. Ma sabato prossimo i nodi verranno al pettine. Arriverà la partita del dentro o fuori. Al Gallucci sarà di scena la prima della classe, in una sfida da palpitazioni, nella quale questo Solofra può giocarsela alla pari e cogliere un successo, il decimo, che può davvero riaprire quei giochi che ora sembrano irrimediabilmente chiusi. Al “Superga” nel primo tempo vince solo il vento. La Sanseverinese non è avversario matera sso, lotta su ogni pallone, ma il Solofra non si scompone e minuto dopo minuto prende le misure agli uomini di Volpicelli. Non impressioni perciò il ritmo non elevatissimo, ci può stare. Questo Solofra ha imparato a essere anche sornione, ad aspettare per colpire. Una sola occasione nella prima frazione, per i locali, poi nulla più. Nel secondo tempo il Solofra entra in campo con la convinzione della grande. E quando accelera per la Sanseverinese sono davvero dolori. Al primo vero affondo arriva un fallo in area da ultimo uomo con relativa espulsione. Ci pensa Messina a firmare dal dischetto il 15esimo sigillo personale aprendo le danze. I padroni di casa scompaiono, i conciari non faticano a raddoppiare con Catello Salomone: l’ex Serino firma la prima rete personale con la maglia gialloblù, un gol che chiude i giochi. Santosuosso a fine gara è come sempre critico con i suoi: “Possiamo fare ancora di più, chiedo ai miei più incisività e profondità nel gioco. Comunque sono soddisfatto e da ora pensiamo solo all’Hirpinia, un’altra partita della vita, la partitissima per eccellenza. Ci teniamo a vincere per tanti motivi: per dimostrare che siamo più forti di loro, per rimanere in corsa, per toglierci una grande soddisfazione personale perchè sappiamo potrebbe non bastare. Si avvicina quindi una delle settimane più delicate di questa intensa stagione, spero proprio potremo recuperare Sasà Ferrante nostro uomo chiave e essere al completo per la super sfida. E se anche la tribuna sarà piena cogliere quel risultato in cui tutti crediamo sarà un pò più semplice”.
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