AVELLINO- Capace di ascoltare e dotata di equilibrio e onestà intellettuale. Nell’Aula “Rosario Livatino” di Palazzo di Giustizia e’ stato questo il profilo descritto nei saluti di colleghi, collaboratori, rappresentanti della polizia giudiziaria del sostituto procuratore Lorenza Recano, che lascia dopo sette anni la Procura di Avellino per assumere l’incarico di giudice del Lavoro presso il Tribunale di Nola. Un bravo magistrato e una brava mamma, come ha ricordato il Procuratore Domenico Airoma. In prima fila c’erano anche i suoi due bambini. La sala era gremita di magistrati, dipendenti del Tribunale e forze dell’ordine, anche a testimonianza della stima per il sostituto procuratore. Tante le testimonianze di saluto. A partire dalla presidente del Tribunale di Avellino Francesca Spena, che ha evidenziato di aver : “conosciuto venendo in autobus insieme la sua serenità e la capacità di ascolto. Queste sono le doti di un ottimo giudice, ma anche di un ottimo pubblico ministero. Lei da pm ha saputo incarnare la figura del giudice. Sara’ fondamentale nell’ esercizio di una funzione delicatissima. Il giudice come il pm deva avere la capacità di ascolto. Mi ha detto che sarà giudice del lavoro, me la rende più vicina, perché anche nel nuovo ruolo di presidente del Tribunale mi sento sempre un giudice del Lavoro. Tutti noi dobbiamo saper imparare anche grazie all ascolto”. I saluti del Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Avellino, affidati al consigliere Francesco Iandoli. Una testimonianza della capacità di ascoltare e della sua ampia disponibilità e’ quella arrivata anche dalla Polizia Giudiziaria. A partire dal Comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Avellino, Amedeo Consales: “Abbiamo potuto apprezzare il coniugare il profondo equilibrio rappresentato anche dalla serenità familiare- ha spiegato l’ufficiale dell’Arma- la dottoressa Recano ha saputo guidarci con equilibrio senza rinunciare mai alle funzioni primarie del pubblico ministero”. Equilibrio e disponibilità confermata anche dal dirigente della Squadra Mobile, Ennio Ingenito: “La sua porta sempre aperta, ha avuto la capacità di fermarsi e ascoltare. La ringraziamo per la sua presenza costante e per esserci arricchiti di questo nuovo bagaglio di ricordi”. Poi e’ toccato ai colleghi, per salutare il magistrato che lascia la Procura di Avellino sono tornati in citta’ il pm Vincenzo D Onofrio, attualmente sostituto Pg alla Corte di Appello di Napoli e il pm Vincenzo Toscano, attualmente alla Procura di Napoli. “Ha una forza inversamente proporzionale a quello che appare- ha spiegato Vincenzo D’Onofrio- una forza di volontà e una determinazione. Ha sempre ben chiaro l’obiettivo e il punto di arrivo”. Il legame testimoniato anch3 dal pm Vincenzo Toscano, che della pm ha evidenziato “l’ onesta’ intellettuale, che e’ una delle precondizioni per un magistrato , sembra una cosa scontata ma a volte non lo è. In lei oltre alla competenza ho rilevato questo. Lorenza e’ come la vediamo, sono convinto del fatto che proviamo ad incidere facendo il nostro dovere, in noi rimarrà il ricordo di periodi belli. Abbiamo sofferto e vissuto tante cose belle. Credo anche io nel discorso della squadra”. Attesissimo come sempre, anche se da qualche mese in quiescenza, l’intervento di Franco Vetrano, che ai presenti ha ricordato come va via una “nobildonna”, rimarcando la professionalità e la competenza della pm Recano. Il Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma ha voluto rimarcare un apprezzamento “che sembra distante dall’ambito professionale, tutti ne hanno parlato, non tornerò su questo. Voi sapete che sono padre di tre splendide ragazze, ringrazio Dio per questo. So quanto sia difficile per una donna coniugare la professione, svolta ad alti livelli come tu hai fatto, e gli impegni di vita familiare. Essere un bravo magistrato e una brava mamma. E’ difficile. Vorrei darne atto a Lorenza così come a tutte le donne, non solo le “colleghe” ma anche tutte quelle che lavorano in questo Tribunale, perché so quanto è difficile e quanto questo a volte non venga adeguatamente apprezzato. E’ un lavoro doppio. E per questo voglio ringraziare Lorenza e tutte le donne che lavorano in questo Tribunale”. Aerre










