Primarie Pd, Santaniello: “Rottura rispetto ai soliti noti”

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Avellino – Roberta Santaniello, dirigente del Partito democratico irpino e candidata, correrà alle primarie per il Parlamento insieme a tanti altri esponenti del Pd irpino.
“La differenza tra la mia candidatura e quella di altri – riferisce la giovane dirigente del Pd – è che questa rappresenta un momento di rottura rispetto alla generazione classica dei soliti noti. Non capisco ad esempio come alcuni possano parlare di rinnovamento della politica, quando si è candidati di vecchie esponenti e da vecchie logiche di partito. Siamo noi l’incarnazione di quello che è’ il vero rinnovamento senza alcun dubbio”.

La Santaniello spiega i motivi che l’hanno portata ad avanzare la sua candidatura alle primarie dei candidati del Pd. “E’ una candidatura – dice – che nasce dal volere di tanti amici che hanno creduto in me. Ho capito che ho costruito bene in questi pochi anni, che molti credono in me e soprattutto che sono convinti che io rappresenti il pensiero libero e che la mia sia una candidatura diversa da quella di alcuni polli di batteria. Le mie sensazioni: tanto lavoro, tante parole, tante facce, tante idee, tanti progetti. E’ come se fossi sostenuta da un vento, quello del rinnovamento vero. Forse i miei 30 anni d’età per i vecchi del Pd possono contare poco ma io conosco le difficoltà della vita perché lavoro macinando chilometri settimanalmente, condivido con i giovani le difficoltà del momento ma interpreto al meglio questo tempo”.

Così ai giovani: “Fuori e dentro il nostro partito, i giovani chiedono alla politica di essere vicina ai cittadini, agli elettori. Sia la politica amministrativa che quella nazionale. Dobbiamo evitare che le nuove generazioni si buttino nelle braccia dell’estrema destra o dell’estrema sinistra. O peggio ancora in quelle del populismo stile internettiano”.

“L’Irpinia è una terra carica di possibilità e di energie, lo sviluppo puo essre spinto ma occorre una politica economica ed industriale lungimirante, capace di valutare i progetti e non finanziare altre cattedrali nel deserto. Io sono una persona che viene dal territorio e quindi so bene le difficoltà, ma conosco e sono certa che ci sono tante vie d uscita. C e’ tanto da fare: spopolamento, energia, territorio sono le parole d’ordine della campagna elettorale e del futuro lavoro”, conclude.

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