Premio Nobel Hunt al Biogem: “Passi da gigante nella ricerca sul cancro”

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Affascinato dal tema “Sapiens e.. oltre”, l’ospite di eccezione Timothy Hunt, Nobel per la Medicina nel 2001, ha accolto l’invito alla sfida che ogni anno il Biogem, con il meeting Le Due Culture, rinnova mettendo a confronto scienziati e umanisti.

Timothy Hunt al Biogem

“Questa struttura è importante ai fini della ricerca scientifica” dice Hunt che spiega il suo punto di vista sulle due culture: “Scienziati e umanisti devono dialogare, incontrarsi, integrarsi per cercare orizzonti nuovi e prolungare l’esistenza”.

Vincitore nel 2001 del Premio Nobel per la Medicina per i suoi studi sul ciclo cellulare e sull’attività delle cicline, il professor Hunt ha svolto importanti ricerche anche sul cancro. “Oggi in tema di ricerche sul cancro sono stati fatti progressi incredibili, le terapie sono migliorate, oggi un malato di cancro può, curandosi, continuare a vivere”

Appuntamenti di oggi. Nella stessa giornata, l’intervento del prof. Vilberto Stocchi, la tavola rotonda tra i proff. Michel Troper, Cesare Pinelli e Cesare Salvi, e l’intervento del Direttore dello Human Technopole di Milano, il prof. Iain Mattaj.

Domenica 8 settembre la giornata conclusiva del meeting. Particolarmente ricco il programma, che si apre in mattinata con la dimostrazione di Falconeria Fredericiana a cura dell’Accademia Italiana Cavalieri d’Alto Volo. A seguire le relazioni del prof. Paolo Vincenzo Genovese (Umanesimo, Post-Umanesimo, Hyper-Umanesimo nella Terra di Mezzo. La Cina della tradizione estrema e dell’estrema innovazione), del prof. Mario De Felice (Automi, robot e cyborg: fanta-scienza e fanta-etica) e del dott. Michele Farisco (L’uomo nuovo dell’intelligenza artificiale).

Nel pomeriggio il dibattito tra il prof. Aldo Schiavone e il Direttore della Biblioteca Amrosiana di Milano, don Federico Gallo, su L’umanesio nell’era tecnologica. Quindi la lezione del Direttore della Ècole Normale Supérieure di Parigi, il prof. Marc Mézard, su Intelligenza Artificiale: successi, limiti, miti e minacce, e quindi la lezione conclusiva del noto scrittore e musicologo Paolo Isotta su Übermensch”: non “superuomo” ma “di là dall’uomo.

Prima della conclusioni del presidente di Biogem, il prof. Ortensio Zecchino, la consegna del Premio Letterario Maria Antonia Gervasio al prof. Michele Maio (premiato ex-aequo con il prof. Giuseppe Remuzzi rispettivamente per i volumi Il cancro ha già perso e La salute (non) è in vendita) e la consegna del Premio Giornalistico Maria Antonia Gervasio.