Lo scorso 21 luglio la quinta sezione della Corte di Giustizia Federale ha respinto il ricorso dell’Avellino, condannato il 17 aprile dalla Commissione Vertenze Economiche della Figc a pagare al Sora il premio alla carriera per Davide Zappacosta. Uscito sconfitto al primo grado della controversia, il club biancoverde si è rivolto alla Corte di Giustizia, che ha confermato l’obbligo di erogare il premio il cui importo è certificato dall’Ufficio Lavoro e Premi della federazione italiana. Il premio alla carriera, previsto dall’art. 99-bis NOIF, è stato introdotto a favore di quelle società dilettantistiche o di settore giovanile che hanno tesserato un calciatore in grado di esordire successivamente in Serie A, Nazionale Under 21 o Nazionale A.
Redazione Irpinia
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