Pratola-Valle del Sabato: le proposte Udeur per la tutela ambientale

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Pratola Serra – Degrado ambientale, sito di stoccaggio e inquinamento della Valle del Sabato. Questi gli argomenti all’ordine del giorno dell’incontro che si è svolto questo pomeriggio a Pratola Serra alla presenza dei numerose figure istituzionali. Il convegno dal titolo “I Popolari Udeur riflettono sul degrado della Valle del Sabato” è stato organizzato dalla sezione di Pratola Serra guidata dall’ex sindaco Sabato Polzone. Vista la preoccupante situazione e una serie di indicatori della qualità della vita nella Valle del Sabato, i Popolari Udeur hanno deciso di dare il via ad una seria discussione coinvolgendo e confrontandosi con gli amministratori della zona al fine di trovare una valida soluzione per il miglioramento dell’area della Valle del Sabato. Numerose figure istituzionali e tecnici presenti all’incontro dibattito: l’onorevole Pasquale Giuditta, il segretario provinciale dei Poplari Udeur, Gaetano Musto, l’ingegnere idraulico Maurizio Picariello, il dirigente regionale Arpac Campania Carmelo Lo Mazzo, il dott. Gerardo Lombardi dell’Autorità di Bacino Destra Sele, il dirigente della forestazione alla Comunità Montana Terminio Cervialto, Michele Marino, l’ex sindaco di Pratola Serra, Sabato Polzone. Ad aprire i lavori è stato proprio l’ex sindaco di Pratola Sabato Polzone il quale, dopo aver fatto una panoramica della problematica ha posto particolare attenzione sull’inquinamento del fiume. Di particolare interesse il contributo offerto dall’onorevole Pasquale Giuditta, da sempre vicino al tema dell’Ambiente che ha spiegato “E’ necessaria una rivoluzione culturale, l’ambiente è una risorsa che va tutelata in ogni modo, con i sacrifici e con l’impegno di tutti. Occorre intraprendere un percorso diverso che ponga particolare attenzione alla tutela del nostro territorio, una tutela che va affrontata con grande responsabilità”. “La responsabilità deve partire dagli enti locali i quali dovrebbero spendere le proprie energie e le proprie risorse nel monitoraggio delle aree giudicate a rischio. Le aziende che insistono su questo territorio devono essere monitorate per evitare che si aggravi la situazione di inquinamento del fiume Sabato. – ha spiegato il segretario provinciale dei Popolari Udeur, Gaetano Musto – L’eventuale individuazione di un sito di stoccaggi in queste aree, come si è appreso in questi giorni, quale potrebbe essere Chianche, comporterebbe un ulteriore danno quest’area” L’ingegnere Carmelo Lo Mazzo, dirigente provinciale dell’Arpac Campania si è soffermato su vari aspetti della questione offrendo il suo valido contributo tecnico: “La possibile decisione di posizionare un sito di stoccaggio eco-balle in queste aree rappresenterebbe una piaga per l’intero territori. La scelta ipotizzata, intendo quella di Chianche, è una scelta vergognosa, senza senso, fuori da ogni logica. E’ necessario movimentare la Provincia al fine di individuare un sito più idoneo. Occorre indicare un sito più idoneo presso il quale stoccare le eco-balle, un sito per il quale non occorrono nemmeno spendere troppi soldi per impermeabilizzarlo. – ha spiegato l’ingegnere Carmelo Lo Mazzo – Per quanto concerne l’inquinamento del fiume Sabato, l’Arpac ha installato lungo il corso del fiume, delle Stazioni di campionamento atte a rilevare i parametri chimici e biologici. Dalle prime analisi è emerso che nel fiume Sabato l’inquinamento è sia dal punto di vista biologico che industriale. – il dirigente Arpac a conclusione del suo intervento ha lanciato un monito ai presenti e agli amministratori in sala – Serve educazione ambientale, deve essere il punto di partenza per la risoluzione di questo problema”. Anche l’ingegnere Maurizio Picariello, che si occupa della difesa del suolo ha offerto il su valido contributo al dibattito spiegando: “La maggior parte dei problemi della Valle del Sabato è legata al rapporto dell’uomo con l’ambiente e quindi allo sfruttamento e alla produzione di danno. Un danno non irreversibile ma per la cui risoluzione è necessario lavorare duramente e costantemente. – ha proseguito Picariello nel corso del suo intervento – Il problema dell’inquinamento è inoltre legato al problema della mancanza di acqua: le sorgenti del fiume Sabato non immettono più acqua perché la risorsa idrica viene captata alla fonte per usi potabili, solo gli sversamenti delle industrie lungo il fiume aumentano la sua portata. Ciò comporta un aggravarsi dell’inquinamento dell’intera area attraversata dal fiume in questione”.

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