Pratola Serra – Lo scorso 27 agosto 2014, il gruppo di lavoro messo in piedi dal Sindaco di Pratola Antonio Aufiero e dall’Amministrazione comunale di Pratola Serra, tra i quali spiccano le presenze del dott. Salvatore Esposito, presidente di Mediterraneo Sociale SCARL, della dott.ssa Adriana Maestro, project manager, del dott. Salvatore Crispino, progettista e componente dello Staff comunale, oltre a tante altre figure di rilievo in rappresentanza dei tanti co-beneficiari che hanno aderito all’invito dello stesso Sindaco, è riuscito a completare, lavorando alacremente durante i mesi di luglio e agosto e a presentare alla Commissione Europea, nei tempi previsti, un progetto in risposta alla Call Europea: “Call for proposals for social policy innovations supporting”, dal titolo “Cerere: Community Welfare and Social Agriculture”, la cui esecutività è stata approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 102 del 18/08/2014. L’aggregazione vede come capofila il Comune di Pratola Serra e come compartecipanti: Mediterraneo Sociale SCARL, GAL Partenio Consorzio, Cooperativa GEA Irpina, Università del Sannio, Associazione Nazionale “Città del Vino”, Ass. “Il Pioppo ONLUS”, Ass. “Impresa a Rete”, Ass. “La Solidarietà”, Lyceo Mediterraneo, Officinae.ECS, Ottavia, Zahir, oltre alla manifestazione di interesse al progetto da parte della Regione Campania, della Caritas Diocesana di Avellino e della Caritas Diocesana di Benevento.
La Call rappresenta uno strumento di finanziamento a livello europeo, gestito direttamente dalla Commissione Europea per sostenere gli obiettivi dell’Unione in termini di promozione di un elevato livello di qualità e di occupazione sostenibile, garanzia di una protezione sociale adeguata e dignitosa, lotta contro l’esclusione sociale e la povertà e migliorare le condizioni di lavoro e contribuire all’attuazione della strategia Europa 2020, obiettivi da anni perseguiti dal Comune di Pratola Serra. Infatti da più di quattro anni è stata messa in atto una strategia programmatica sociale, territoriale e di ambito, di innovazione nell’ambito delle politiche sociali promuovendo e sostenendo il Welfare di Comunità strettamente collegato con la promozione di Economie Civili nel campo dell’agricoltura sociale e dell’etologia, realizzando, nel proprio territorio, la prima esperienza di Fattoria Sociale della Regione Campania e la prima esperienza (in fase avanzata di costruzione) del primo Parco Etologico del Mezzogiorno del Paese sostenendo il patrocinio morale ad un’accordo di programma col fine di:
1. promuovere le funzioni della fattoria sociale come risorse della Comunità territoriale, dello sviluppo sostenibile e dell’inclusione sociale secondo il documento scientifico generale legami di responsabilità, di solidarietà , di comunità allegato alla bozza di accordo di programma e parte integrante dello stesso;
2. coinvolgere soggetti del privato sociale nell’organizzazione e attuazione dei progetti volti all’inserimento lavorativo, reinserimento sociale e formazione delle categorie svantaggiate; 3. integrazione delle attività istituzionali culturali e sociali di formazione degli adulti e dei giovani nel campo del rispetto dell’ambiente e della natura e della promozione di un armonioso rapporto uomo-animale;
4. promuovere progetti sociali individualizzati socio-educativi e/o socio –sanitari indispensabili per le persone più fragili, sulla base della classificazione funzionale internazionale dei bisogni;
L’Ente Comune si è impegnato a contribuire alla buona riuscita dei progetti attraverso la pubblicizzazione delle attività svolte all’interno della Fattoria garantendo, tra l’altro, un investimento di start-up di tutte le attività per l’alto valore sociale, etico, solidale e non profit della Fattoria, con risultati straordinariamente importanti in termini di inclusione e di integrazione dei servizi.
L’obiettivo generale della CALL FOR PROPOSALS VP/2014/008 consiste nel promuovere l’innovazione e le riforme nei servizi sociali per affrontare le principali sfide dell’inclusione integrata con sviluppo locale innovativo, in coerenza con la politica complessiva dell’Ente Locale, il quale ha voluto rispondere alla Call con una proposta progettuale complessa ed articolata, all’altezza della innovazione richiesta dall’UE, condivisa e ideata gratuitamente di concerto con la Rete di Terzo Settore – rappresentata da Mediterraneo Sociale scarl – che già ha collaborato in accordo con la Amministrazione Comunale su questi temi strategici – ed articolata nel progetto CERERE.
Così il Sindaco Aufiero: “Il Comune di Pratola Serra da anni sta perseguendo soluzioni a favore delle strategie di Community Welfare e Agricoltura Sociale e ora ha visto nell’Europa un interlocutore istituzionale interessato al tema. L’innovazione nelle politiche sociali è oggi centrale in Europa, ancor di più per i mutamenti globali delle condizioni di vita delle persone e per le conseguenze della crisi economico-finanziaria strutturale. Ciò, da un lato, sta creando nuovi bisogni e nuove povertà mentre, dall’altro, sta determinando tagli di investimenti e inadeguatezza dei sistemi classici di Welfare State.
Pertanto, l’effettivo esercizio dei diritti, una nuova, efficiente ed efficace strategia di Community Welfare ed un modello di produzione e di sviluppo sostenibile sono la nostra vera sfida. Queste tre questioni, oramai, non sono più separabili e vanno affrontate in modo integrato. Per questo motivo, la strategia generale del nostro progetto, a partire dalla sua denominazione, è Cerere: Community Welfare and Social Agriculture. Inclusione Sociale attraverso Economie Territoriali Inclusive e Rigenerative dell’Habitat. Ringrazio vivamente i progettisti, il dott. Salvatore Esposito, la dott.ssa Adriana Maestro e il dott. Salvatore Crispino, per aver dato vita ad un progetto valido, serio ma soprattutto reale in quanto già attuato a Pratola Serra”.
In sintesi, lo scopo progettuale è quello di attivare tutte le procedure previste e di attivare tutte le collaborazioni scientifiche gratuite finalizzate alla presentazione del progetto privilegiando, coerentemente con la proposta europea, un approccio:
1. per la definizione di un Sistema Integrato di Servizi (cd. SPORTELLO UNICO). Questa forma di integrazione può includere un forte coordinamento tra i servizi. L’integrazione dei servizi sociali attraverso la creazione di “Sportelli unici” ha una potenzialità consistente nell’efficienza dei costi, efficacia delle prestazioni e capacità di affrontare problemi complessi e molteplici. Tale impostazione richiede un approccio a fasi, tenendo in considerazione quanto segue: – Integrazione dei sistemi informativi per ridurre la duplicazione, fornisce basi per un approccio personalizzato (olistico) alla erogazione dei servizi;
2. per ridurre la complessità di accesso ai servizi semplificando i requisiti di ammissibilità; 3. per migliorare il coordinamento tra i diversi livelli di governo (centrale, regionale o locale) e migliorare l’erogazione dei servizi in generale;
3. per personalizzare l’intervento sociale attraverso la strategia del Case Management di alta qualità e quella del PTRI così come deliberato e sperimentato dalla regione Campania; 4. per promuovere partenariati innovativi come un elemento chiave nella strategia inclusiva nel settore della prestazione di servizi sociali. Tali partenariati potrebbero includere importanti enti pubblici e privati, così come le organizzazioni della società civile.
Si tratta di un nuovo modello di agricoltura sociale che privilegia i prodotti tradizionali locali, il genius loci e, contemporaneamente, l’inclusione, facendo così diventare le economie civili del Terzo Settore rigeneratrici l’habitat con qualità economiche generative di coesione sociale e buona occupazione, di buona dimensione urbanistico-architettonica.