Prata Principato Ultra – “Dobbiamo evitare che lo scempio si consumi”. E’ la denuncia del comitato spontaneo di cittadini “Bosco Bottazzo pulito” che si sono riuniti, nel primo pomeriggio, in località Piana delle Saure a Santa Paolina per manifestare contro la realizzazione di un impianto di compostaggio per il recupero di rifiuti speciali derivanti da lavorazioni agricole e agro-industriali. Un sito, attualmente sequestrato in via preventiva dalla Finanza, che a dire dei manifestanti una volta entrato a pieno regime potrebbe rappresentare pericolo per l’ambiente e per la salute della popolazione. Per il comitato “Bosco Bottazzo”, infatti, oltre ad essere incompatibile con le floride attività agricole esistenti e con le sue potenzialità turistiche. L’impianto sorge nel cuore dell’area Docg del Greco di Tufo, in un’area di vasta produzione di nocciole. Due colture difese dalla popolazione in quanto di grande pregio grazie al riconoscimento comunitario di qualità e ad un mercato in continua espansione che va oltre i confini nazionali. “Ci stiamo battendo e ci batteremo con forza – hanno spiegato – affinché l’attività di trattamento di rifiuti non venga mai iniziata. Un impianto industriale che sta sorgendo a pochi metri dal centro abitato di Tavernanova di Prata, di Santa Lucia, di Ponte Zeza. A pochi metri anche dalle numerose abitazioni rurali che costeggiano la strada provinciale per Santa Paolina”. La messa in funzione dell’impianto, dunque, minerebbe seriamente l’equilibrio della flora e della fauna. La qualità dell’aria e dell’acqua sarebbe in serio pericolo. La veduta e l’immagine di tutte le colline circostanti sarebbero per sempre compromesse. Insomma “…altro che strada del vino”.
Redazione Irpinia
Testata giornalistica registrata al tribunale di Avellino con il n. 422 del 21.5.2014
- Redazione – Via Dell’Industria snc – Pietradefusi (AV)
- 082573384
- redazione@irpinianews.it