“Affidare a titolo gratuito una prestazione professionale di straordinaria importanza, come la verifica dell’efficienza strutturale di un ponte, è un fatto estremamente grave, che non viola soltanto la dignità dei professionisti ed il loro sacrosanto diritto a vedere adeguatamente remunerata ogni prestazione professionale, così come sancito da Costituzione e Codice Civile, ma, più in generale, pone una questione profonda rispetto alla qualità ed alla sicurezza delle opere pubbliche realizzate nel Paese”.
Così il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori “sull’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Avellino che, con l’obiettivo di verificare l’efficienza strutturale del Ponte della Ferriera, ha chiesto agli Ordini Professionali di segnalare un professionista che possa far parte, a titolo gratuito, di una commissione che avrà il compito di verificarne la stabilità.
La verifica della stabilità o dell’efficienza strutturale di un ponte è una prestazione professionale delicatissima, che incide sulla sicurezza dei cittadini e che pertanto deve essere svolta da professionisti di adeguata formazione e di provata esperienza nel settore e non può essere richiesta a titolo gratuito.
Basti ricordare – continua – che tale prestazione professionale rientra tra i servizi di architettura e ingegneria, che sono disciplinati dal Codice dei contratti (D.Lgs.50/2016), come modificato dal cosiddetto decreto correttivo (D.Lgs.56/2017), il quale, con l’art.24 comma 8 ter, vieta espressamente l’affidamento di tali servizi a titolo gratuito ed in particolare a titolo di sponsorizzazione o semplice rimborso spese.
Lo stesso articolo 24, con il comma 8, impone inoltre alle stazioni appaltanti di calcolare l’importo dei corrispettivi da porre a base di gara per l’affidamento di servizi di architettura e ingegneria, facendo ricorso al cosiddetto “decreto parametri”; ciò anche al fine di individuare la corretta procedura di affidamento che varia con il variare dell’importo dei corrispettivi spettanti al professionista da incaricare.
Ma, al di là di ogni prescrizione di carattere normativo, stupisce il fatto che, appena qualche giorno dopo il drammatico crollo del ponte di Genova, si possa pensare di affidare un incarico così delicato a professionisti che dovrebbero offrire il proprio lavoro a titolo di solidarietà, senza un processo di selezione finalizzato ad individuare il tecnico più idoneo a garantire l’esperienza e la professionalità necessarie per lo svolgimento – attorno al tavolo di una apposita commissione – di una verifica così delicata.
“Siamo certi – conclude il Consiglio Nazionale – che l’Amministrazione di Avellino non vorrà portare avanti una procedura in violazione del Codice dei contratti e che, invece, voglia porre in essere tutte le attività necessarie a garantire la sicurezza dei cittadini, nel rispetto delle norme in vigore”,