Politiche, dalla Valle del Sabato affermano: “Candidate Morano o bruceremo le nostre schede elettorali”

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La nota del “brigante di Montefredane”, storico animatore della protesta nella Valle del Sabato.

La corruzione spuzza, e noi abitanti della valle del Sabato la conosciamo bene. La respiriamo ogni giorno la puzza prodotta dallo Stir, anche oggi che le fiamme dell’impianto di trattamento rifiuti sono spente. La puzza ristagna da anni nelle acque torbide del fiume Sabato, il fiume che dà il nome alla nostra valle, e sale fin dentro le nostre narici. Qui si muore di tumore e le malattie cardiovascolari e respiratorie le abbiamo tutte. Da anni respiriamo odore di morte in quella che possiamo definire una cloaca a cielo aperto e siamo circondati da fumi tossici. Siamo avvolti da una coltre di nebbia.

Siamo gli abitanti di una delle zone più depresse e allo stesso tempo più inquinate d’Italia. E lo Stato cosa fa? Cosa propongono le istituzioni, le istituzioni che non controllano le aziende che appestano la nostra aria e che continuano a permettere lo sversamento di liquami tossici sulla nostra terra? I politici, quelli che compaiono sempre e solo sotto elezioni, cosa hanno fatto fino ad oggi per noi? Credono davvero di poter ritornare qui a fare promesse e a chiedere i nostri voti? Siamo stanchi di loro e delle loro ecoballe.

Vi parla uno che la propria tessera l’ha bruciata in segno di protesta, uno che da anni lotta per squarciare questa cappa che nasconde le nostre vite e i nostri malanni alla vista delle procure e dei tribunali.

Io avevo deciso di non andare a votare questa volta, ma ho fatto una promessa a un amico. Ho promesso a Sabino Morano che in caso di una sua candidatura sarei andato a fare il duplicato e lo avrei sostenuto. Sabino è l’unico che può venire a chiedermi il voto perché è l’unico che c’è sempre stato, l’unico che in questi anni ha lottato con noi, l’unico che ha preso impegni seri. E non mi stupiscono le resistenze alla sua candidatura da parte di quei politici falsi e corrotti che ci avvelenano da anni. Sabino è l’unico che può farsi  interprete delle nostre istanze, l’unico che può davvero fare qualcosa per tutelare i nostri diritti, i diritti del popolo della valle del Sabato, e forse è per questo che vogliono tenerlo fuori dai tavoli che contano.

Io rinnovo la mia promessa all’amico ma ne aggiungo un’altra.

Se Sabino non sarà candidato, farò campagna elettorale a modo mio e andrò casa per casa in tutta la valle a chiedere alla mia gente di bruciare la propria tessera elettorale. Parola di Tonino D’Ambrosio,  il brigante di Montefredane.