Pestaggi e tentato omicidio Romagnuolo, la Procura riunisce l’inchiesta: diciassette indagati

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Ci sarà un unico processo per la banda che recuperava crediti a suon di pestaggi, in alcuni casi neanche denunciati dalle vittime e gli stessi componenti finiti qualche mese prima coinvolti nell’inchiesta sul tentato omicidio di Alessio Romagnuolo avvenuto in Contrada Quattrograna Ovest avvenuto il 19 ottobre 2021. La Procura di Avellino ha riunito i due fascicoli e ha deciso di chiudere le indagini nei confronti dei diciassette indagati a vario titolo per le contestazioni che hanno portato in pochi mesi a due misure cautelari, avvisi firmati dai magistrati che coordinano le indagini , i sostituti Vincenzo D’Onofrio e Lorenza Recano.

TENTATO OMICIDIO ROMAGNUOLO

Cinque gli indagati per l’episodio avvenuto nell’ottobre 2021. Si tratta di Marco Frasca, Yuri Perrino, Sebastiano Sperduto, Maurizio Di Gaeta, Cristian Saggese. Come era stato gia’ ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Avellino, armati di pistola, spranghe e mazze da basballl, avevano circondato l’abitazione di Alessio Romagnuolo e Frasca avrebbe anche sparato nei suoi confronti dopo aver prima cercato di attirare la vittima e successivamente averlo minacciato di ucciderlo. Video e rilevamenti delle celle telefoniche, oltre ad una serie di altri gravi indizi, avevano consentito ai militari dell’Arma di chiudere il cerchio sugli autori del raid. Solo uno di loro, Maurizio Di Gaeta era stato scarcerato dal Riesame.

PESTAGGI

Diversi episodi di lesioni aggravate, violenza privata ed estorsione a fare da sfondo ad un’indagine all’indagine della Procura della Repubblica di Avellino e dei Carabinieri del Comando Provinciale che all’alba dello scorso otto novembre hanno notificato sei misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale di Avellino Fabrizio Ciccone su richiesta della Procura di Avellino, su richiesta del sostituto procuratore Vincenzo D’Onofrio, il magjstrato che ha coordinato le indagini. Sedici in tutto gli indagati che avrebbero a vario titolo concorso nei reati compiuti tra il 2020 e il 2021. Una banda di “picchiatori” specializzata nel recupero dei crediti che non esitava a colpire duramente le vittime, come documentato dalle indagini dei militari dell’Arma e dalle testimonianze raccolte nel corso delle indagini. Anche in questo caso si tratta di Marco Frasca, Sebastiano Sperduto e Yuri Perrino, tutti coinvolti nel tentato omicidio di Alessio Romagnuolo. Di Gaeta Maurizio (arresti domiciliari) , Guarnieri Roberto e Festa Giovanni (obbligo di dimora) come partecipi.

Gli altri indagati rispondono invece a vario titolo in concorso con il gruppo anche di altre contestazioni. La fama criminale raggiunta grazie  l’eco delle loro azioni, dei componenti del sodalizio  criminale è indicativo come aveva scritto lo stesso magistrato  “della circostanza di come gli stessi siano divenuti una sorta di punto di riferimento per i comuni cittadini che intendevano soddisfare per le vie brevi dei loro pretese economiche senza ricorrere alle ordinare vie legali: tale obiettivo non si sarebbe certo potuto conseguire se non attraverso il susseguirsi ininterrotto nel tempo degli episodi delittuosi ed il costante perseguimento del programma delinquenziale”Un gruppo criminale collaudato al quale poter ricorrere ogni qualvolta gli fosse bisogno di tenere per le vie brevi l’adempimento dei debitori morosi o il regolamento di qualche conto sospeso. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Alfonso Maria Chieffo, Gaetano Aufiero, Gerardo Santamaria, Gerardo Forte, Fabio Tulimiero, Norma Marranzini, Claudio Mauriello, Perrone Giuseppe, Dello Iacono Domenico.