Per il militare accusato di stupro, chiesto giudizio immediato

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Si va verso la definizione delle indagini a carico di Francesco Tuccia, l’ex militare irpino ventenne in carcere perché accusato di aver stuprato lo scorso 12 febbraio una giovane studentessa laziale all’esterno della discoteca Guernica di Pizzoli (L’Aquila). Da quanto si è appreso, il pubblico ministero David Mancini è pronto a chiedere il giudizio immediato perché, a suo dire, dagli accertamenti svolti è emersa l’evidenza della prova. La difesa sembra sostanzialmente d’accordo ad accorciare i tempi giudiziari, anche se attraverso un istituto diverso, come conferma l’avvocato Alberico Villani. “Aspettiamo che si chiuda l’istruttoria – spiega – poi ci orienteremo per il giudizio abbreviato”. Giudizio immediato e abbreviato sono normati da articoli diversi del Codice di procedura penale, rispettivamente il 438 e il 453. A differenza del rito immediato, richiesto dal pm, il rito abbreviato può essere chiesto dalla difesa e prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna saltando la fase dibattimentale e chiudendo i conti nell’udienza preliminare. “C’è qualcosa ancora da chiarire e vedremo alla conclusione delle indagini”, spiega ancora l’avvocato Villani, facendo capire che, comunque, nella ricostruzione non tutto è andato come si dice. Infine un aggiornamento sullo stato del giovane. “Dopo tre mesi di carcere ha riflettuto su tante cose, a vent’anni la lezione gli è servita”, conclude Villani.

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