Pentecoste, il programma delle celebrazioni a Montevergine

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Nella Solennità di Pentecoste si celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo e termina il tempo di Pasqua. Tale ricorrenza riveste una particolare rilevanza nella storia di Montevergine in quanto, nel cenobio benedettino fondato da San Guglielmo nel XII secolo, l’apertura al culto della primitiva chiesa e la sua consacrazione avvennero proprio il giorno di Pentecoste ad opera del vescovo di Avellino Giovanni; il prelato concesse nel 1126 alla comunità monastica del Partenio l’esenzione episcopale, spalancando così la strada alla lunga e laboriosa storia del santuario mariano. Un affresco posto nel timpano del portale d’ingresso della basilica antica di Montevergine raffigura proprio la Pentecoste. La Solennità di Pentecoste, insieme alla Pasqua e al Natale, costituisce una delle feste più importanti del calendario liturgico e segna l’avvio della chiamata missionaria della Chiesa. Inizialmente il popolo ebraico la celebrava cinquanta giorni dopo la Pasqua. Era una festa agricola, di ringraziamento a Dio per i doni della terra, che coincideva con l’inizio della mietitura del grano e i primi frutti. Più tardi su questa celebrazione originaria si innestò la memoria del dono delle Tavole della Legge fatto da Dio a Mosè sul monte Sinai. Nel rituale ebraico, a Pentecoste ci si asteneva da qualsiasi lavoro ed era previsto il pellegrinaggio degli uomini a Gerusalemme. Nella tradizione cristiana invece si attribuisce a Tertulliano (155-220) la prima testimonianza della Pentecoste come festa dello Spirito Santo. Sempre cinquanta giorni dopo la Pasqua. Per tale occasione, sabato 22 maggio alle ore 19.30 nella Basilica Cattedrale dell’Abbazia di Montevergine verrà celebrata la Veglia di Pentecoste che sarà presieduta da sua Eccellenza Reverendissima Josè Rodrìguez Carballo OFM, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, e animata dal Cammino Neocatecumenale di Avellino. Lo stesso Mons. Carballo presiederà anche alla celebrazione eucaristica delle 11,00 di domenica 23 maggio, solennità di Penetecoste. Frate francescano e spagnolo di Lodoselo, Mons. Carballo, ha iniziato la sua formazione religiosa a Santiago de Compostela, quindi per alcuni anni ha perfezionato gli studi a Gerusalemme, presso la Custodia di Terra Santa. A Nazareth, nel 1977, è stato ordinato sacerdote nella Chiesa di San Salvatore. Rientrato in Spagna, ha svolto numerosi incarichi, tra cui quello di guardiano e rettore del Convento di San Francesco in Santiago de Compostela. In questo periodo ha anche svolto compiti di docenza, insegnando anche Teologia della Vita Consacrata. Nel 1992 è stato eletto ministro provinciale di Santiago de Compostela, mentre dal ‘93 al ‘97 è stato anche presidente dell’Unione dei Ministri Provinciali Francescani d’Europa. Il 5 giugno 2003 è stato eletto ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, come 119.mo successore di San Francesco di Assisi, nomina riconfermata nel 2009 per altri sei anni. A fine 2012, inoltre, è stato anche eletto presidente dell’Unione dei Superiori Generali. Membro delle Congregazioni per l’Evangelizzazione dei Popoli e per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, ha partecipato ai Sinodi dei Vescovi del 2005, del 2008 e del 2012, e a quello per il Medio Oriente nel 2010. Ha preso parte anche alla V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-Americano di Aparecida nel 2007. È autore di numerosi articoli sulla Vita Consacrata e Religiosa, sulla Teologia Pastorale, sulla Sacra Scrittura e sulla spiritualità francescana. Poliglotta, parla lo spagnolo, l’inglese, il francese, l’italiano, il portoghese e conosce il latino, il greco biblico e l’ebraico biblico. Il 6 aprile 2013, Papa Francesco lo nomina Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, elevandolo a pari tempo Arcivescovo titolare di Belcastro. Ha ricevuto la ordinazione episcopale, il 18 maggio 2013, alla Cattedrale di “Santiago de Compostela” (Spagna).