Avellino – “Dopo mesi di immobilismo giungono addirittura due convocazioni per il Tavolo del patto per lo sviluppo. Questo tatticismo politico-elettorale non fa bene all’Irpinia e la Cgil non è disposta a reggere il gioco delle contrapposizioni senza alcun beneficio per la Provincia di Avellino”. Il segretario della Cgil di Avellino, Vincenzo Petruzziello interviene sulla vicenda della doppia convocazione del tavolo per il Patto per lo sviluppo dopo il susseguirsi di convocazioni da parte del commissario della Provincia di Avellino, professor Coppola e da parte dell’assessore Martusciello.
Così continua: “Quanto abbiamo registrato negli ultimi giorni ha dell’incredibile. A seguito dell’autoconvocazione indetta dal Tavolo per il patto, su iniziativa delle parti sociali, abbiamo registrato ben due convocazioni del tavolo. La prima del commissario della Provincia Coppola, fissata per lunedì 28 luglio, concordata, a detta del commissario, con un non meglio definito rappresentante della Regione, la seconda, a forma dell’assessore Martusciello, prima convocata per oggi, alla quale sarebbe stato presente egli stesso con piena delega di Caldoro, poi ritrattata ed annullata, proprio per la convocazione preesistente del commissario Coppola. Vogliamo sapere dal commissario Coppola con quale rappresentante della Regione ha concordato la riunione del 28, della quale l’assessore Martusciello, è evidente, non ne era a conoscenza e vogliamo sapere se al Tavolo convocato per lunedì la Regione ha intenzione di presenziare con lo stesso assessore o se vuole rinviare ancora una volta la sua presenza al tavolo. A questi giochi di potere, politico elettorali, la Cgil di Avellino non si presta e annuncia sin da oggi che non ha nessun interesse a partecipare al tavolo se non saranno presenti gli interlocutori che hanno competenza a discutere nel merito delle misure proposte e delle disponibilità economica ad esse assegnate. E’ assurdo – continua Petruzziello – dover registrare che dopo aver raggiunto un risultato atteso da mesi, con la convocazione del tavolo e la delega da parte del Presidente Caldoro all’assessore Martusciello di rappresentare la Regione con pieno mandato, viene vanificata per la concomitanza di una seconda convocazione. Il tavolo per il patto dello Sviluppo per l’Irpinia non è un organismo di proprietà di questo o quel partito, è lo sforzo di sintesi di un ampio segmento di forze sociali e la politica deve assumere il solo compito di indirizzo e di raccordo, non può gestirlo come se fosse un organismo interno ai partiti. Da quando è stato allestito il Tavolo, la politica ha determinato solo rallentamenti e disguidi, immaginando che questo potesse essere l’ennesimo ambito dove giocare a posizionamenti e supremazie. La Cgil non è interessata a questi temi, ma chiede risposte concrete, perché il tempo perso è già irrecuperabile e ora bisogna dare attuazione ai progetti contenuti nel Patto. Richiamarli ancora una volta sarebbe davvero stucchevole e ripetitivo. La consecutio delle convocazioni del tavolo alimenta seri dubbi sulla volontà di utilizzare il Tavolo esclusivamente per rendere eseguibili i progetti in esso contenuti. Adesso l’appuntamento è quello di lunedì 28 luglio, dove la regione ha la possibilità di fugare ogni dubbio, presentandosi con l’assessore Martusciello e dichiarando impegni seri, nero su bianco, sui progetti, sui tempi di attuazione e sulle disponibilità economiche, oppure proseguire nell’immobilismo, immaginando di portare all’interno del Tavolo per il Patto le contrapposizioni politiche in vista dei prossimi impegni elettorali. A quest’ultima possibilità non siamo interessati e non avremmo nessun problema a disertare la riunione, riservandoci poi di spiegare agli Irpini, chi è perché intende giocare con i destini della provincia”.
Non ci interessa – conclude Petruzziello – supportare la campagna elettorale, considerando che Caldoro, da molto tempo non perde occasione di fare visita alla Provincia di Avellino, per inaugurare strutture e tagliare nastri o presenziare ad incontri, che non affrontano i problemi, come invece farebbe il tavolo per il Patto che viene rinviato di continuo. A questo punto diventa indispensabile la riunione con i sindaci convocata per il 28 pomeriggio presso la Provincia, per discutere della problematica inerente alla presentazione delle aree interne nell’ambito del progetto pilota ed in quella sede chiederemo che ancora una volta, il fronte comune istituzionale faccia sentire la propria voce nei confronti della regione Campania”.