Paternopoli – Nella notte i Carabinieri della Compagnia di Montella, al termine di una indagine, per identificare gli autori di numerose rapine in abitazioni e masserie isolate, disseminate nelle campagne dell’Alta Irpinia e messe a segno durante la primavera scorsa, hanno arrestato, in seguito a una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ariano Irpino un giovane di origine slava e membro di una banda costituta da altri connazionali. Vittime dell’ultimo furto, messo a segno nelle campagne di Paternopoli nello scorso mese di luglio, due anziani coniugi, che dopo essere stati legati e percossi, all’interno della loro residenza, erano stati derubati di oltre 2mila euro e di gioielli e monili d’oro per un valore di circa 3mila euro, da una banda di tre giovani, riconosciuti dalle vittime come originari dei paesi dell’est a causa dell’inconfondibile accento. Oltre alla rapina, i vecchietti sono stati rinchiusi in un ripostiglio. Dopo i primi minuti di smarrimento i coniugi sono riusciti ad evadere dalla prigionia cercando di affrontare i malviventi per difendere il proprio ‘patrimonio’, frutto del lavoro svolto negli anni. La loro forza d’animo ha sorpreso i rapinatori che alla fine però sono riusciti ad opporsi alla resistenza dei nonnini, colpendo la donna alla testa con un randello e malmenando il marito con pugni e schiaffi. I militari intervenuti sul posto, hanno provveduto ad effettuare tutti i rilievi del caso: con l’obiettivo di rinvenire eventuali tracce utili alle indagini. Gli anziani in un primo momento, si sono rivolti ai Carabinieri denunciando la sola rapina senza riferire la violenza subita. La paziente attività d’indagine ed il particolare clima di fiducia che si è instaurato tra le parti, ha consentito agli investigatori di ricostruire la dinamica del furto e di far luce su quanto realmente è accaduto in quei momenti di terrore. Le successive indagini, condotte in collaborazione tra la stazione di Paternopoli e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montella, coordinate dal Comando Provinciale di Avellino ed in costante sinergia con i Magistrati della Procura di Ariano Irpino, hanno consentito l’arresto, nel mese di luglio, di due dei componenti della banda, entrambi di origini irpina. Le indagini dei Carabinieri di Montella non si sono fermate e confortate anche dagli esiti investigativi, che hanno visto il coinvolgimento del R.I.S. di Roma che hanno analizzato impronte e DNA rinvenute nell’appartamento. Dagli accertamenti del sangue di uno dei malviventi feritosi durante una colluttazione, è emersa l’identità di un altro degli autori del crimine. Il giovane slavo identificato è stato rintracciato nella periferia romana. Il ragazzo era ospite nella Capitale di alcuni parenti. I militari, in sinergia con i Carabinieri delle Stazioni di Colonna e di Tor Bella Monaca, sono stati condotti gli ultimi accertamenti finalizzati a localizzare il pregiudicato. La notte scorsa è scattato il blitz ed è stata data esecuzione all’ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal G.I.P. del Tribunale di Ariano Irpino dott. Rocco Abbondandolo. Le fasi dell’arresto sono state drammatiche in quanto i parenti di Nikolic Dennis hanno tentato di ostacolare in ogni modo l’operazione cercando di farlo scappare. Lo stabile però era stato circondato e quindi i Carabinieri non hanno concesso vie di scampo al rapinatore, che è stato trasferito al carcere di Regina Coeli di Roma. Le indagini sono poi proseguite. Gli uomini dell’Arma di Montella, insieme al nucleo investigativo di Frascati, sono riusciti a sgominare l’intera banda appartenente allo stesso nucleo familiare di Nikolic Dennis.
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