Paternopoli – Con una nota Andrea Forgione, Delegato regionale del PD, interviene circa le posizioni politiche assunte dal sindaco di Paternopoli, Duilio Barbieri, ed in particolare sulle recenti dichiarazioni. “Barbieri è Sindaco di Paternopoli – ricorda – perché nel 2006 fu raggiunto un accordo fra la Margherita ed i Diesse-bassoliniani di Paternopoli. Queste due formazioni politiche che hanno sostenuto di fatto la sua candidatura nel corso delle ultime elezioni amministrative, sono poi confluite nel Partito Democratico al quale lo stesso Sindaco Barbieri ha aderito con consapevolezza e convinzione tanto che si è impegnato personalmente nelle primarie del 14 ottobre per far eleggere l’attuale segretario regionale del PD campano Tino Iannuzzi. Successivamente – prosegue Forgione – per le note vicende provinciali, ha voltato le spalle al PD ed ha abbracciato l’avventura politica dell’UDC di Casini. Alle elezioni politiche di aprile poi ha fatto una serrata campagna elettorale per l’UDC. Purtroppo per lui però non è andata bene perché i cittadini, per questa via lo hanno misurato ed è risultato mancante”. E in tal senso Forgiane sottolinea il dato elettorale: “L’UDC a Paternopoli ha ottenuto un magro 15,9% dei consensi. La sconfitta elettorale subita dal Sindaco e da altri tre consiglieri comunali – sottolinea ancora – d’altronde non li ha indotti né ad un’attenta riflessione né ad un salutare bagno di umiltà, anzi, sono arrivati al punto da ritirare la delega di assessore all’avv. Antonio Rauzzino del PD e a nominare in sua vece il geom. Luigi Barbieri dell’UDC. Una nomina peraltro fatta la mattina del 14 aprile mentre erano in corso le elezioni politiche”. E sulla scorta di queste considerazioni, insieme alla chiarezza circa alcuni rapporti intercorsi con esponenti politici del Pdl, Forgione avanza la richiesta di una verifica politica: “Chiedo al Sindaco di spiegare a che punto arrivano questi rapporti – dichiara e poi spiega – La verifica politica è necessaria e urgente anche perché l’attività amministrativa oggi appare piuttosto ferma e stagnante, nonché dal convincimento che per una prospettiva di risanamento e rilancio della comunità paternese bisogna partire dalle piccole cose di ordinaria amministrazione quali, per esempio, la sostituzione di una lampada dell’impianto pubblico, la pulizia di una fogna intasata, il taglio di una siepe, la riparazione delle buche sulle strade comunali, la pulizia e il decoro del paese, per poi passare – continua – a dare risposte concrete anche su questioni di maggiore interesse locale quale l’assegnazione di contributi per la ricostruzione dei fabbricati danneggiati dal terremoto, l’assegnazione delle integrazioni, il ri-finanziamento per i cosiddetti “trascinati” che fino ad oggi hanno realizzato solo le opere strutturali, la definizione e chiusura di tutte le pratiche del terremoto che sono state finanziate con la legge 219, l’assegnazione delle case popolari, la manutenzione delle strade rurali, il centro diurno per disabili, la casa della salute, il sistema integrato di servizi agli anziani e alle fasce deboli, le politiche per i giovani, la valorizzazione dei prodotti tipici locali, la Cittadella del Carnevale, la salvaguardia del territorio e la creazione del Parco fluviale dei fiumi Fredane e Calore. Sottrarsi alla necessaria verifica significa non aver imparato nulla dalla storia politica di Paternopoli. Irrigidirsi, come fa oggi il Sindaco – avverte Forgione concludendo – ci obbligherebbe a sfiduciarlo e collocherebbe di fatto il PD all’opposizione di questa amministrazione comunale”.
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