Nusco – Il Parco regionale dei Monti Picentini, presieduto da Sabino Aquino, promuove nel periodo compreso tra il 2 e il 9 giugno alcune giornate di volontariato ambientale per conoscere e appropriarsi del territorio, sentendosi cittadino attivo e consapevole. L’idea è quella di contribuire, con l’aiuto delle associazioni di volontariato presenti sul territorio, Pro-loco, Comuni ed Enti locali, Forze dell’ordine, studenti delle scuole cittadine a ripulire luoghi all’interno del Parco interessati da micro-discariche segnalate dalle stesse associazioni di volontariato locali, e dagli Enti interessati. Durante le giornate di volontariato, che si svolgeranno in tutti i trenta territori comunali rientranti nell’area protetta, saranno organizzati anche eventi musicali, momenti di partecipazione e discussione e verrà distribuito del materiale informativo per conoscere e promuovere l’intero comprensorio dei Monti Picentini. Le giornate diventeranno così uno strumento di promozione e valorizzazione del Parco e contribuiranno alla crescita e alla formazione del senso civico e del sentimento di appartenenza al proprio territorio.
Aquino: “Ecco l’importanza dell’educazione ambientale”
“E’ passato quasi un secolo dal 24 maggio 1909, giorno in cui in Svezia nasceva il primo Parco Europeo. Oggi i Parchi sono una realtà consolidata, ma spesso risultano estranei a gran parte della popolazione che non riesce a valutare un territorio nella sua molteplicità e complessità. Ancor più una entità importante come il Parco dei Monti Picentini è in molte aree estranea agli alunni delle scuole cittadine, generazioni future sulle quali dovremmo investire per l’opera di salvaguardia e tutela dell’ambiente. Eppure i parchi sono luoghi di eccellenza dove attraverso l’attività di volontariato, la salvaguardia dell’ambiente diventa anche un’operazione di carattere culturale ed educativa, che serve a favorire la mutazione di atteggiamenti sbagliati a favore di modi di fare più rispondenti ai concetti di salvaguardia e conservazione. Per promuovere una politica di sistema che guardi oltre i confini del Parco, non è sufficiente puntare ad una politica di sviluppo economico, ma occorre puntare sulle genti, sul territorio e sul paesaggio nel suo complesso. Il volontariato nei parchi, proprio perché investe in aspetti culturali e di civiltà, che esulano dal puro fatto economico, si sposa perfettamente con la filosofia che ha portato alla loro istituzione.
L’educazione ambientale svolge un ruolo fondamentale per il perseguimento delle sfide poste dallo sviluppo sostenibile e, dunque, per l’acquisizione di quella responsabilità civile che nasce dallo sviluppo integrato dell’identità e della cittadinanza, da senso di appartenenza a un territorio. Ciò che si può cogliere attraverso il percorso evolutivo dell’educazione ambientale durante gli ultimi decenni, è il riconoscimento generale della sua funzione di supporto alle politiche ambientali e per la sostenibilità ai fini della sensibilizzazione, della crescita della consapevolezza delle emergenze ambientali, dell’acquisizione di comportamenti in linea con il rispetto della natura, di una corretta e consapevole valutazione delle possibili opzioni. L’educazione ambientale deve assumere un ruolo strategico per la promozione di comportamenti critici e propositivi dei cittadini e per rendere sempre più efficaci le politiche adottate, attraverso la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole che condivida le scelte politiche. Le attività educative volte alla promozione dello sviluppo sostenibile richiedono, infatti, impegno e la collaborazione di tutti i soggetti, governanti e non, che sono attivi sul territorio e che hanno delle competenze ed esperienze da spartire. Ecco, dunque, il ruolo di primaria importanza delle scuole e degli insegnanti, ma anche quello delle amministrazioni chiamate a governare i territori, cosi come delle imprese”. (di Sabino Aquino Presidente Parco Regionale Monti Picentini)