Altri due arresti nell’ambito dell’indagine denominata “Partenio 2.0”, che mira a disarticolare l’associazione a delinquere di stampo camorristico nata dalle ceneri del clan Genovese prima e Partenio poi.
La misura cautelare, richiesta dalla Dda di Napoli ed eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Avellino, si aggiunge a quella del 14 ottobre scorso, che portò all’arresto di 22 capi e gregari per 416 bis e al sequestro preventivo di beni mobili e immobili.
Tra i finiti in manette anche i fratelli Nicola e Pasquale Galdieri, quest’ultimo, detto o’ Milord, è ritenuto il vero cervello del sodalizio criminoso operante tra Avellino e il suo hinterland. Nicola, invece, già detenuto nel carcere di Tolmezzo, in provincia di Udine, è uno dei due destinatari del provvedimento odierno. L’altro è un geometra 37enne di Prata di Principato Ultra, Renato Freda, anche lui ristretto in carcere ma presso la struttura di Bellizzi.
I due dovranno rispondere anche del reato fine di intestazione fittizia di beni riconducibili allo stesso clan, in particolare due società e ditte edili già oggetto di sequestro preventivo. Trattasi delle “Nire Costruzioni” e “Galfre Edilizia”, entrambe con sede a Prata Principato Ultra, i cui nomi sono gli acronimi dei nomi e cognomi dei due arrestati. Freda era ufficialmente il titolare delle ditte, tuttavia secondo gli inquirenti chi gestiva tutto era il “dipendente” Galdieri.
Le accuse a loro carico sono di riciclaggio e associazione a delinquere. Il clan avrebbe nel mirino anche lavori pubblici e privati, in particolare dei lavori sulla tratta autostradale Avellino-Benevento.