Parola alla D’Amelio: “Avevo pensato di non candidarmi ma non è possibile: c’è bisogno di competenza per governare, sono in campo per la mia terra”

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Alfredo Picariello – Un comitato elettorale nel “cuore pulsante della città” affinché “Avellino riprenda a pulsare”. La scelta di aprire il suo comitato elettorale in pieno Corso Vittorio Emanuele, difronte la sede della Bper, per Rosetta D’Amelio non è casuale. Ed anche il “taglio del nastro” è denso di significati, in una grande stanza che vede le foto del presidente del Consiglio Regionale uscente mentre parla e cammina con De Luca ad esempio, oppure con i giovani. Ma la più importante, sicuramente, è quando la D’Amelio venne ricevuta dal Capo dello Stato.

“Ancora lo ricordo quell’incontro – racconta – ero molto emozionata, anche perché il Presidente della Repubblica, Mattarella, usò parole di grande affetto verso l’Irpinia, parlando di come il terremoto abbia messo in ginocchio la nostra terra. Ecco, quest’anno ricorre il quarantennale del sisma, speriamo di poterlo celebrare nel migliore dei modi”.

“Il prossimo governo regionale – dice Rosetta D’Amelio, una dei quattro candidati al consiglio regionale della Campania per il Pd – dovrebbe ripartire da ciò che ha fatto in questi cinque anni, soprattutto negli ultimi tempi rispetto al terribile momento che stiamo vivendo. La pandemia ci rende ogni giorno più insicuri e preoccupati”.

Mascherina al volto, il presidente del Consiglio Regionale afferma ancora: “La Campania è una straordinaria regione, la più grande del Mezzogiorno. Il 70% della Campania sono aree interne. Penso non solo alla provincia di Avellino, ma anche al Cilento, al Sannio. Questa è una ricchezza straordinaria per la Campania, in tempo di pandemia abbiamo capito come l’ambiente, gli spazi ampi, la vivibilità, siano elementi straordinari per poter avere una vita più dignitosa”.

“Ed ancora – prosegue – il nuovo governo regionale dovrebbe ripartire dalle infrastrutture, dall’alta velocità, dall’elettrificazione dell’Avellino-Salerno, dalla Lioni-Grottaminarda, dalle tante opere che connettono la città al resto della provincia. Tutte opere importanti per fare in modo che qui si possa arrivare in tempi certi. Occorre fare il possibile affinché i nostri siano territori ambiti, soprattutto da chi vive in città o posti sovraffollati”.

La D’Amelio non poteva non citare “l’enograstronomia d’eccellenza”, “le importanti aziende che soffronto una crisi profonda come nel resto del Paese”. La ripartenza “è da tutto ciò che ci ha insegnato questo tempo. Si può lavorare in smartworking, tanti giovani possono lavorare per aziende del Nord stando in Irpinia. La Regione Campania dovrà lavorare in stretta sinergia con il governo nazionale, perché stanno arrivando fondi importanti dall’Europa. Dobbiamo puntare sull’ambiente, l’energia pulita, la qualità della vita. Abbiamo davanti a noi sfide importanti e straordinarie”.

Il presidente del Consiglio Regionale uscente è un fiume in piena. Ma si blocca un momento quando ammette che avrebbe voluto fermarsi, non candidarsi. “Ho cambiato idea perché mi rendo conto che ci vuole competenza per governare, capacità di capire subito i problemi, rispondere in tempi certi ai problemi. Come sempre, quindi, voglio dare una mano alla mia terra, il mio messaggio è che con De Luca è un impegno concreto. Sono stata la prima firmataria di ben 33 leggi in consiglio regionale, leggi sul sociale ad esempio. Sulle donne non c’è una legge della quale io non sia firmataria, sui giovani, sull’agricoltura. Mi impegnerò per la città di Avellino e per l’intera provincia. Avellino deve ritornare città capoluogo, altrimenti non ce la facciamo, non si va da nessuna parte, deve essere la guida dell’intera provincia per dare speranza soprattutto alle giovani generazioni”.

Dopo aver parlato con i giornalisti, Rosetta D’Amelio, all’interno del comitato, si esprime di nuovo su Avellino. “Sono molto preoccupata, in questa città si spara ancora e questo è un brutto campanello d’allarme”.