Parola al bomber, Di Rienzo: “Torno a casa per fare gol”

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Da “Il Biancoverde” n.11 del 1/11/2013

Sono passati due anni da quando Domenico Di Rienzo, centravanti di professione originario di Frigento, ha lasciato il calcio della verde Irpinia. L’ultima maglia che ha vestito è stata quella dell’Eclanese, proprio ai primordi del ritorno in Eccellenza dei gialloblu dopo diverse annate. Una grave perdita per il dilettantismo nostrano, che ora però potrebbe ritrovare uno dei suoi attaccanti più prolifici, migrato nelle serie minori laziali. Di Rienzo ha nostalgia di casa e scalpita al solo pensiero di tornare ad esaltarsi sui campi che lo hanno visto protagonista in passato. “Mi sto allenando con l’obiettivo di farmi trovare pronto nel giro di un paio di settimane – spiega alludendo alle lusignhe di Rione Mazzini e Fontanarosa – Voglio tornare a giocare dalle mie parti, dove ho fatto bene negli anni passati. Ho giocato un paio d’anni nel Lazio, dove però il calcio dilettantistico è improntato alla valorizzazione del settore giovanile. Non ho mai smesso di seguire i campionati irpini, in particolare i miei ex compagni e allenatori. Non vedo l’ora di riabbracciarli e di respirare di nuovo quel clima particolare tipico dei campi di calcio dell’avellinese e della Campania”. I primi calci ad un pallone a 6 anni nella CAGC Avellino dello scomparso Nando Del Gaudio, “punto di riferimento delle mie prime esperienze calcistiche, fondamentale per la mia crescita anche sotto il profilo umano” dice Di Rienzo che non dimentica, però, il suo primo sostenitore: “Mio padre ha fatto grandi sacrifici per consentirmi di coltivare la mia grande passione per il calcio. Mi accompagnava agli allenamenti ogni volta da Frigento ad Avellino. Non smetterò mai di ringraziarlo”. Con la maturità poi l’approdo all’Avellino di Antonio Sibilia e la benedizione di Adriano Lombardi, tecnico dei lupi nella stagione 97/98. “Mi aggregò alla prima squadra nel finale di campionato” afferma orgogliosamente il bomber frigentino, che aveva impressionato l’Avellino in un torneo con Salernitana, Napoli e Turris. “Adriano Lombardi è stata una guida perfetta per me, un uomo carismatico – continua – Mi ha sempre trasmesso convinzione e serenità. Mi ha fatto sentire importante come tutti gli altri calciatori già affermati. Sentivo la sua fiducia e infatti nelle amichevoli infrasettimanali mi misi in mostra andando spesso in rete”. Con il prestito in Serie D alla Sangiustese, inizia la carriera tra i dilettanti. 163 i gol realizzati tra Interregionale, Eccellenza e Promozione, al netto delle tante altre segnature nelle varie coppe di categoria. A 34 anni, il sogno è quota 200: “Sarebbe un grande traguardo con il quale appendere le scarpe al chiodo” gongola Di Rienzo che nell’attesa di sparare altre 37 cartucce, seleziona le due gioie maggiori nella carrellata di reti. “Ho segnato il gol più bello quando giocavo nel San Giorgio del Sannio in Eccellenza. Contro la Forza e Coraggio pescai il jolly da posizione defilata con un tiro potente e preciso. La palla fece una carambola incredibile colpendo tutti i legni della porta prima di entrare. Il gol più importante, invece, con la Bisaccese nella partita contro il Nola in Promozione. Nel recupero segnai il gol decisivo con una conclusione al volo di sinistro. Con quella vittoria riuscimmo poi a salire in Eccellenza”.

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