Sconfitta senza appello per l’Euroform nella quartultima di campionato. È solo Turi a far festa mentre Atripalda medita su una delle più brutte prestazioni casalinghe. I parziali rispecchiano fedelmente l’andamento del match. Vinto il primo set i padroni di casa lasciano la scena. Sbagliano poco i pugliesi che sfruttano con merito i troppi errori della truppa atripaldese apparsa, a tratti, irriconoscibile. Il ko non intacca l’obiettivo play off ma alimenta una suspance in classifica ed un dispendio ulteriore di energie mentali e fisiche che sarebbe stato preferibile evitare. Il calendario riserva possibilità di riscatto, sabato prossimo, sul campo del fanalino di coda Catania.
La gara
Contro Turi la contesa in avvio è caratterizzata dall’equilibrio (7-8), spezzato solo dalle battute di Marolda e Bassi (16-11). A metà set Atripalda sembra scappare via (21-15) ma le giocate dell’alzatore Parisi rimettono tutto in discussione (23-22). Più lucidi gli attacchi atripaldesi nel finale quando è un errore di Bruno a vanificare gli sforzi degli ospiti, ed è 25-23.
La reazione turese nel secondo parziale è frutto della rabbia per la gara persa sette giorni prima con Brolo nonostante due match point, e la consapevolezza di essere all’ultima chiamata per i play off. Gli ospiti innestano una marcia in più e al riposo sono avanti 13-16; un ace di Roberti inverte la rotta 19-18 finché non sale in cattedra Antonello Galdi, l’ex Avellino, top scorer con 18 punti, trascina i suoi fino al 22 pari. Atripalda invece somma errori su errori e cede il passo 22-25. Ma il peggio deve ancora venire e Turi vince il terzo set senza opposizione.
L’Euroform tiene botta 7-8 poi crolla di colpo, la ricezione va in crisi e anche l’attacco – da sempre il pezzo forte dei locali – lascia a desiderare. Il set termina 16-25 e Turi è avanti 2 a 1.
Il quarto set è ancora un monologo ospite fino al 9-16 con Ripa che affonda i colpi in battuta, Atripalda sospinta dal pubblico accorcia fino al 19-20 poi è come ipnotizzata, in pochi si salvano da un atteggiamento troppo rinunciatario e Turi con parziale di 22-25 si aggiudica il match. Della lezione occorre far tesoro. Il vantaggio di +4 su Molfetta va conservato attraverso la ricerca di buone prestazioni: i conti si faranno solo alla fine.
Redazione Irpinia
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