Il cerimoniale
di ieri pomeriggio nella sala
Grasso di Palazzo Caracciolo… un
passaggio di testimone, che ha
visto il presidente uscente
dell’Ente Provincia Francesco
Maselli e l’attuale governatore
Alberta De Simone sedere allo
stesso tavolo. Al suo fianco il diessino
nonchè segretario generale
della Provincia Mario Bianchino.
Nella sala presenti tutti o quasi tutti
i consiglieri provinciali. Per la
Margherita: Giovanni Romano
(4195 voti), Emilio Ruggiero
(3108), Gaetano Calabrese (2838
voti), Giuseppe Di Milia (2623),
Carmine Pacifico (2589),
Andrea Famiglietti (2491),
Eugenio Salvatore (2116), Sergio
Morella (2094); per i Democratici
di Sinistra: Pellegrino Del Regno
(2653 preferenze), Franco Mazza
(1992), Giampiero Monaco
(1673) Pasquale Ricci (1669); per
Alleanza Popolare Udeur:
Pasquale Giuditta (2227),
Federico Bongo (1782), assente
Pasquale Bossone (2057); per
Alleanza Nazionale: Ettore De
Conciliis (1922), Luigi
Vannetiello (1776), Umberto
Cammino (1310); per i Verdi:
Pasquale De Fabrizio (456); per
Rifondazione Comunista:
Erminio D’Addesa (846);
dell’Udc: Franco De Cecilia
(1805), Mario Canonico (1589);
per lo Sdi Trifone Greco (1678);
Giacomo Carpenito (1180); per
Pdci, Antonio Petoia (942); per
Forza Italia Giovanni Cardinale
(1480), assenti Generoso Cusano
(2093), Generoso Cresta (1645).
In tanti per partecipare alla ufficializzazione
della carica presidenziale
e non solo. E’ la De Simone,
come da copione ad alzare il sipario.
Dopo aver ringraziato l’ingegnere
di Altavilla per il lavoro
svolto e per le sue qualità, non
manca naturalmente di soffermarsi
sulla ‘sua’ Provincia. “Mi sforzerò
di essere il presidente di tutta
l’Irpinia. Sarò il presidente anche
di chi non mi ha eletto. Mi sforzerò
di garantire la collegialità delle
scelte così da avere il massimo
rispetto dei consiglieri di opposizione.
Credo che la nostra Provincia sia andata molto avanti.
Pertanto può scommettere su di sè
e sulla possibilità di svilupparsi in
tempi rapidi rispetto alla valorizzazione
di tutti gli aspetti presenti
nel nostro territorio. Sono convinta
che questo è possibile considerata
anche la partecipazione della
gente alle urne. Si è avuta una partecipazione
molto alta in tutta Italia. Il tutto significa che c’è la
domanda di un popolo che vuole
partecipare alla vita politica. Sono
consapevole che la politica non è
fatta solo di applausi. La politica è
fatta anche di scelte difficili che
dovremo inevitabilmente assumere,
perchè politica è assunzione di
responsabilità. Le prenderemo
tutte, e cercheremo di far decollare questa Provincia portando avanti
la macchina amministrativa, fatta
di persone capaci. Ci sarà un’attenzione
particolare ai diritti ma
anche un’etica del lavoro. Ci sono
tutte le possibilità per lavorare
bene perchè molto è stato fatto.
C’è di più, un’attenzione particolare,
insieme alla macchina amministrativa
deve essere data al
Consiglio provinciale che con la
nuova legge spesso è stato svuotato.
Il nostro Consiglio provinciale
invece, credo che debba essere
coinvolto su queste questioni
importanti perchè l’Ente può essere
il luogo del dibattito su come
consolidare un sentimento di orgoglio.
Il nuovo Consiglio è importante
rispetto alle spinte centrifughe
che ci sono state in alcune
zone”. E riferendosi alla nuova
squadra che andrà a comporre la
Giunta, Alberta De Simone rivolge
un invito alla stampa affinchè
non lanci più nomi perchè “io
nomi non ne ho fatto. Questo crea
solo un problema in più. E poi… le
decisioni, quando si è in una fase
delicata le prendo io”. Un intervento
che non poteva non terminare
con un auspicio di buon lavoro
al quale ci associamo. E’ poi la
volta di Maselli che sottolinea il lavoro ‘collegiale’ messo in campo
grazie al contributo anche dell’opposizione.
“Non sono mancate le
frizioni, ma queste sono state il
volano per lavorare meglio”.
Molti i progetti che hanno visto
Palazzo Caracciolo in prima linea.
Centottantuno milioni di euro investiti
in diversi settori; 120 miliardi
di vecchie lire per gli Itinerari
Turistici, 400 miliardi per il settore
agricolo etc. etc. E’ stato chiuso il
consuntivo con 11 miliardi di avanzo.
Eppure “noi siamo abituati a
piangerci addosso”. Sono stati
“modernizzati tutti i settori, anche quello che riguarda le risorse
umane. Certo, qualcosa non è stato
realizzato ma non per colpa nostra.
Sarà la necessaria continuità
amministrativa che consentirà di
portare avanti il percorso intrapreso.
Sono stato da sempre abituato a
non misurarmi mai con chi è stato
prima di me, perchè sarebbe troppo
facile. Bisogna invece affrontare
i problemi che verranno di volta
in volta”. Un invito che lascia subito
il posto al bilancio di un’attività
che ha visto il Consiglio provinciale
tra i più “prolifici”. “Ho sentito
fantasie sul piano territoriale di coordinamento rispetto al quale
secondo alcuni, è mancato il raccordo
che invece c’è stato. Lo
abbiamo tentato con la concertazione.
E’ questo l’aspetto, che
insieme all’autonomia e alla rappresentanza,
ha determinato un
quadro positivo anche se con qualche
sfasatura. Abbiamo puntato
sugli investimenti in ogni settore
perchè se l’economia si basa solo
su un settore, la stessa entra in
crisi”. Un Maselli sereno che invita
a non enfatizzare solo le cose
negative “perchè non siamo messi
così male. Abbiamo 45mila disoccupati eppure si continua a dire che i disoccupati sono 85 mila.
Non è certamente il paradiso ma
neanche l’inferno”. E… poi il passaggio
del testimone. “Consegno
idealmente nelle mani dell’on.
Alberta De Simone le mie funzioni
da presidente. E’ una persona che
stimo e che sarà più in grado di me
di portare avanti il discorso
Provincia. C’è una rotta che ognuno
di noi consegna e che ognuno di
noi deve seguire”.
Quello del presidente uscente una
consegna “senza rammarico e
riserva”.
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