Pago, l’ex sindaco Corcione non dovrà risarcire il Comune: per Vitale condanna confermata

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L’ex sindaco Corcione Giuseppe non dovrà risarcire la parte civile nel processo per i presunti rapporti tra la sua amministrazione ed elementi del clan Cava. Lo hanno stabilito i giudici della Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, che hanno annullato senza rinvio il verdetto di secondo grado, accogliendo i rilievi mossi nella impugnazione della sentenza da parte dei legali dell’ex primo cittadino, i penalisti Raffaele Bizzarro e Alfonso Furgiuele. Le motivazioni per cui si è giunti all annullamento anche delle statuizioni civili non sono note. Il problema posto nella memoria della difesa però verteva su un dato relativo proprio alla individuazione del termine da cui decorresse la prescrizione del reato. La condanna in primo grado ad un anno e sei mesi per abuso in atti d’ufficio era infatti prescritta già prima della sentenza di primo grado stessa (considerato che era decaduto il metodo mafioso). I giudici della Suprema Corte hanno invece confermato la condanna nei confronti di Luigi Vitale, unico imputato per cui erano state riconosciute le accuse della Dda in ordine ad una tentata estorsione e che aveva rimediato una condanna a sei anni e otto mesi di reclusione.