Ora X per Difesa Grande. Rifiuti a Bisaccia? Arminio: ‘Non so nulla’

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Ariano Irpino – Meno di ventiquattro ore e Difesa Grande potrebbe riaprire anche perché gli esiti delle indagini condotte dall’Arpac guidata da Cosimo Barbato non possono, almeno per il momento, incidere in alcun modo sull’esito della scelta di Catenacci. I tecnici infatti, su richiesta del Sindaco di Ariano Irpino Domenico Gambacorta, hanno verificato le ‘quote altimetriche’, un prelievo di percolato ed hanno effettuato un sopralluogo nei ‘pozzi spia’: risultati che saranno resi noti nei prossimi giorni. Allo stato attuale dunque manca solo la firma sull’ordinanza ed il Commissario per l’Emergenza Rifiuti in Campania disporrà il riutilizzo dello sversatoio arianese. Fin qui nessuna novità, anzi. Ma secondo gli ‘addetti ai lavori’ ci potrebbero essere dei colpi di scena. Il primo già circola: da Napoli fanno sapere che Corrado Catenacci avrebbe previsto e firmato una nuova ordinanza con la quale per un mese circa, giorno in più giorno in meno, i rifiuti provenienti dai Cdr campani dovranno essere conferiti in aree private o per meglio dire in quei siti di stoccaggio già presenti nei territori delle cinque province. Per l’Irpinia il sito indicato sarebbe quello in una zona alla periferia di Bisaccia gestito da una società privata. In merito abbiamo chiesto chiarimenti proprio al Sindaco di Bisaccia Marcello Arminio: “Questa notizia mi è giunta da fonti non ufficiali. Per il momento l’Amministrazione non ha avuto alcuna informazione, né è venuta in possesso di questa presunta ordinanza. Di certo, essendo un sito gestito da privati nei cui confronti il Comune da me rappresentato ha già sollevato in passato qualche perplessità, sicuramente laddove la notizia dovesse rivelarsi vera non ne sarà informata l’Amministrazione. Staremo a vedere ma sicuramente contrasteremo la decisione di Catenacci. Questo glielo posso assicurare!”. Insomma, se la proroga di trenta giorni per l’utilizzo di siti di stoccaggio privati dovesse essere vera si preannunciano tempi duri anche per la popolazione dell’Alta Irpinia. Intanto, la Valle Ufita e la Valle del Cervaro non abbassano la guardia. La popolazione non si è rassegnata e non lo farà mai tant’è che già da qualche giorno si è mobilitata: manifesti a lutto (“Rifiuto la morte”), sacchetti di immondizia appesi ai balconi, ronde notturne nell’area adiacente il sito della città del Tricolle. Insomma mancano solo i presidi permanenti: la popolazione, gli ambientalisti, gli amministratori sono riuniti in ‘tavole rotonde’ per programmare la mobilitazione, quella vera, che andrà in scena proprio nel momento in cui Catenacci darà l’ok alla riapertura di Difesa Grande. Intanto oggi chiuderà la discarica in località Tre Ponti a Montesarchio e quindi all’ora ‘x’ manca davvero poco. E’ per questo che il clima tra la popolazione non è dei più tranquilli: gli arianesi non accettano di dover essere costretti dal Commissario Catenacci ad ospitare nuovamente i rifiuti provenienti anche da fuori provincia. (di Emiliana Bolino)

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