AVELLINO- I giudici della Settima Sezione Penale della Corte di Cassazione hanno scritto la parola fine al processo nato dall’operazione dei Carabinieri di Avellino denominata “Madonna Nera”. Dichiarati inammissibili i ricorsi di tre imputati, tutti avellinesi condannati nei due gradi di giudizio per i furti contestati nell’indagine della Procura della Repubblica di Avellino e dei Carabinieri che nell’aprile del 2017 aveva portato ad un vero e proprio blitz. Tra la refurtiva recuperata e restituita agli aventi diritto, c’era anche un antico dipinto della “Madonna con Bambino”, di notevole valore, risalente al 1600 ed attribuibile verosimilmente all’artista partenopeo Salvator Rosa, rubato nel 2005 all’interno di una villa barocca dell’hinterland salernitano e recuperato nell’ agosto del 2016 a seguito di perquisizione presso un’abitazione dove i Carabinieri avevano avuto contezza della presenza di quell’opera d’arte. Agli imputati venivano contestati raid all’interno delle abitazioni dell’hinterland avellinese. Uno dei tre imputati per cui e’intervenuta la condanna, già coinvolto in diverse vicende di cronaca anche recenti e’ stato raggiunto da un ordine di carcerazione a seguito del verdetto definitivo nei suoi confronti.
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