Sequestrati i beni dell’ex sindaco di Quindici. Il personale del Centro Operativo DIA di Napoli, coadiuvato dal personale del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, ha dato esecuzione, questa mattina, al decreto di sequestro emesso- su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino- dal Tribunale di Avellino-Sez. Misure di Prevenzione nei confronti di Antonio Siniscalchi, ex sindaco del Comune di Quindici. Le complesse indagini patrimoniali hanno consentito di individuare i cespiti riconducibili al patrimonio di Siniscalchi, parte dei quali intestati a prossimi parenti, e gli elementi che hanno indotto il Tribunale a ritenere tali beni frutto di attività illecita. Sono state sottoposte a sequestro due aziende di commercio all’ingrosso di derrate alimentari con stabilimento a Quindici, numerosi fabbricati e terreni ed ancora diversi automezzi per un valore di diversi milioni di euro. Alcuni bene sono stati confiscati anche nel Comune di Contrada. Antonio Siniscalchi nel 2002, era già stato colpito da misura cautelare in carcere emessa dal GIP di Napoli poiché ritenuto affiliato al clan “Graziano”. All’esito di tale procedimento penale, è stato condannato, con rito abbreviato, a 8 anni di reclusione per concorso esterno in associazione di stampo camorristico, pena poi rideterminata in quattro anni e 8 mesi. L’operazione che ha visto coinvolti altri 5 indiziati ha consentito di evidenziare la sproporzione tra il patrimonio delle persone destinatarie del provvedimento e la loro capacità reddituale.
Redazione Irpinia
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