VIDEO/ Omicidio Pelosi, gli avvocati dell’indagato: “Estraneo ai fatti, suo contributo fondamentale nell’indagine”

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Renato Spiniello – Chiarire a mente fredda quanto accaduto la notte del 2 maggio, specificando tutti i passaggi delle ore che hanno preceduto la morte di Giovanni Pelosi proprio per non lasciare ambiguità o dubbi nell’autorità giudiziaria. E’ con questo spirito che stamane, per circa un’ora e mezza, Ottavio Pelosi, l’unico – finora – indagato per l’omicidio del 48enne in Vicolo Primo Ferrari a Serino, accompagnato dai suoi legali di fiducia, gli avvocati Michela Pelosi e Raffaele Tecce, si è sottoposto all’interrogatorio da parte degli organi inquirenti.

“Convinti della sua totale estraneità ai fatti, auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso e che la Procura individui presto il vero autore dell’omicidio”: queste le parole dei due avvocati al termine dell’interrogatorio, precisando che il contributo del loro assistito nell’indagine sia fondamentale.

Quella notte, infatti, l’indagato era in compagnia della vittima: una serata come altre passata tra amici, mangiando una pizza nell’abitazione di Ottavio (ora sotto sequestro). La presunta aggressione sarebbe avvenuta solo in un secondo momento, stando a quanto dichiarato dal 62enne. Giovanni e Ottavio, infatti, si sarebbero salutati poco prima della mezzanotte. Ci sarebbero stati, tuttavia, altri soggetti presenti quella sera e che l’indagato ha riferito agli inquirenti.

Una fase d’indagine piuttosto complessa, insomma, ma i due legali si dicono fiduciosi sul buon esito della stessa: “Paradossalmente l’iscrizione al registro degli indagati ha dato la possibilità al nostro assistito di chiarire e di contribuire alla ricostruzione dei fatti”. Nel frattempo si attendono ancora i risultati degli accertamenti svolti dei Carabinieri dei Ris presso l’abitazione di Ottavio Pelosi, solo dopo verranno verosimilmente tolti i sigilli dall’abitazione del 62enne finora sotto indagine.