Intralcio alla giustizia, atti persecutori(stalking) e lesioni personali aggravate: sono questi i reati di cui dovranno rispondere tre donne, parenti di una persona tratta di recente in arresto per l’omicidio commesso nel 2009 ai danni di Cosimo Nizza.
La Squadra Mobile di Benevento ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, con la quale sono stati disposti gli arresti domiciliari nei confronti di tre donne beneventane.
Le vicende al centro delle indagini riguardano fatti recentissimi e scaturiscono proprio dall’esecuzione nel marzo scorso dell’ordinanza di custodia cautelare per l’omicidio. Subito dopo la discovery degli atti di indagine, le indagate avrebbero posto in essere una lunga serie di gravi intimidazioni nei confronti dei componenti del gruppo familiare di appartenenza di una delle persone informate sui fatti, sentita nel corso delle indagini, al fine di costringerla a ritrattare le dichiarazioni rese alla p.g. e a non confermarle nel corso del processo .
Le minacce sarebbero state dapprima poste in essere velatamente attraverso l’invio di messaggi WhatsApp recanti dei passi delle dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria dal testimone per poi sfociare in reiterate e gravi aggressioni commesse anche con l’utilizzo di strumenti atti a offendere.
Durante due degli ultimi recentissimi episodi, risalenti alla fine di giugno scorso, le vittime sarebbero state oggetto di violente e gratuite aggressioni sia presso il bar da loro gestito – dove erano stati rovesciati arredi nonché lanciati oggetti e suppellettili – sia nei pressi della loro abitazione.
Nel corso di una altro episodio, concretizzatosi in violente e minatorie condotte ai danni della vittima, erano intervenuti anche i capi famiglia delle indagate ed un ulteriore loro parente che, tutti insieme, avevano aggredito e minacciato le parti lese.
La condotta finalizzata ad intralciare il corso della giustizia, ha consentito anche la contestazione della fattispecie delittuosa di cui all’art. 612 bis c.p. (stalking), avendo le condotte violente e aggressive delle tre indagate ingenerato nelle vittime un perdurante e grave stato di ansia e di paura e un fondato timore per l’incolumità propria e dei loro congiunti, tanto da costringerle addirittura a cambiare le loro abitudini di vita, incidendo negativamente anche sull’espletamento della loro attività imprenditoriale.
Le indagini, coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Benevento e condotte dalla Squadra Mobile di Benevento, proseguono sia per raccogliere ulteriori elementi a carico di altri soggetti che hanno partecipato alle aggressioni contestate sia per chiarire i contorni di un altro gravissimo episodio avvenuto qualche giorno fa, l’esplosione di tre colpi d’arma da fuoco a Rione Libertà, all’indirizzo dell’abitazione delle medesime vittime dei reati contestati.